Citazione:
Originalmente inviato da Blekmacigno [...]
Il mio invece frullava l'80% delle volte.
[...]
Ma la peggiore è stata decisamente l'ultima volta:
coda pazzesca, perfetta, con motorino stock (no mcx2)... una spada anche riprendendolo con tutto passo dopo una discesa a passo negativo... una cosa mai vista.
Crash su erba e fu la fine... senza alcun motivo.
Provati 3 nuovi motorini, niente a che vedere... niente... solo una bruttissima copia.
Non lo capirò mai. |
Non farmici pensare alla sfortuna; pochi giorni fa, il mio oscilloscopio LeCroy LC684DXL (4 canali a 1.5 GHz, 8 Gs/s, 16 Mpts) mi ha salutato, lasciandomi con il lavoro a metà
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Azzardo un'ipotesi (al massimo, dirò una cavolata
![:rolleyes:](/forum/images/smilies/rolleyes.gif)
).
Io non so che micro hanno utilizzato nella 3in1 (qualcuno riesce a leggere la sigla, tutta intera?
![:D](/forum/images/smilies/biggrin.gif)
), però dovete sapere che in tutti i sistemi a retroazione si utilizzano, per la stabilità, i cosiddetti parametri PID (Proporzionale - Integrale - Derivata); e, nel mCP X, essendoci 3 giroscopi, i parametri per la stabilità possono diventare 9
![:wacko:](/forum/images/smilies/wacko.gif)
.
Potrebbe essere che il software preveda una sorta di autoapprendimento della stabilità e quindi dei parametri PID, dove il micro 'capisce' (o, almeno, ci prova!) quali sono i parametri corretti per quella specifica meccanica e per quello specifico ambiente; poi, una volta appresi, li memorizza (sulla sua EEPROM interna?).
Dico che potrebbe essere così, perché in produzione sarebbe improponibile una taratura pezzo per pezzo, cioè su ogni mCP X (i costi leviterebbero!).
Chissà?
Ciao,
Paolo