Citazione:
Originalmente inviato da matthias ....
Resta il fatto che le vele che usiamo fatte da Luca principalmente sono quanto di meglio serva al motore dei nostri modelli e nascono dopo anni di tentativi e di regate in acqua, nei queli sono stati cambiati profili e materiali cercando la perfezione.
Difficile credere che siano così sbagliate... più facile pensare che Andrea Mura non avendo mai conosciuto il mondo della vela RC faccia riferimento solo alla sua grande esperienza nella vela 1:1 in cui i venti sono 1/20 in proprozione dei venti con cui abbiamo a che fare noi. Maggiore è la velocità del vento e tanto minore deve essere il grasso della vela. Non credo che Mura abbia pensato a questo aspetto fondamentale che ci distingue dalle sorelle maggiori. |
E cosi` le vele dei modelli non piacciono a Mura: peccato... il giorno che mai lo incontrassi gli chiedero` chiarimenti riguardo il suo bel tessuto speciale costatomi carissimo e che si e` sformato dopo una sola settimana di regate della AC/10.
Va beh, battute a parte, forse non le ha viste ben regolate e in effetti con la calura nessuno sarebbe cosi` geniale da lasciare tutto in tensione in una barca sotto una tenda... a meno di volersi fare un gioco di vele nuovo il giorno dopo.
I velai, per tradizione, non sono quasi mai stati capaci a fare vele efficaci per i modelli.
Sicuramente non fanno errori invece molto diffusi tra i modellisti quali ad esempio non tener conto della preflessione e del relativo giro dalbero da dare alla randa: nessun velaio vero preparera` una randa senza avere delle misure dettagliate dellalbero sotto carico.
Nelle IOM il poter pre-flettere lalbero a banco e luso congiunto dello spingialbero + tensioni del paterazzo permettono di formare lalbero anche in base alla vela.
Pero` se si usa un tubo di carbonio, nessun spingialbero e magari un bel buttafuori per la randa quadra tutto si complica e spesso con larmo frazionato bisogna o adattare la randa a posteriori o rischiare di non poter dare tensione al paterazzo (e quindi anche allo strallo del fiocco) senza rovinare la forma della randa
Sempre parlando di velai full scale, di solito i programmi che usano e le tipologie di materiali sono molto diverse da quelle che impieghiamo noi ed entrare nella parte della veletta da barchino non e` sempre facile a meno di applicarsi parecchio e ridiscutere alcune convinzioni.
Ho conosciuto anni fa lamico e velaio Alberto dAmbrosio (Undersail Italia) che mi aveva fatto le vele di Urca for Record: lui faceva si vela vera sia modellismo, quindi provava sul campo le sue vele in entrambi i campi.
Alcune delle vele che mi ha fatto sono state ottime e altre un po meno perche` alle volte i materiali o troppo rigidi o troppo elastici inficiavano il risultato finale.
Anche il mio amico Donelli faceva vele vere e ci ha messo un po a prendere la mano su quelle piccole della IOM soprattutto perche`, data lesigua curvatura delle nostre giunzioni dei ferzi, le piccole elasticità` giocano spesso spiacevoli scherzi. Anche con la AC/10 abbiamo avuto qualche sorpresa, perlopiù` legata a fattori dipendenti dallelasticita` oppure, come dicevo allinizio, alla deformazione di assestamento di alcuni materiali.
Lasciando da parte il discorso materiali/costruzione, tra una vela grande e una piccola bisogna tenere conto di alcuni fattori di scala che fanno cambiare il numero di Reynolds e del rapporto vele/ peso che aumenta a dismisura sulle barchette. Notoriamente un profilo piu` curvo puo` sviluppare un maggior CP (coefficiente di portanza) anche a bassa velocita`: questo sarebbe un vantaggio, pero` non si deve dimenticare il rapporto superficie velica/peso che nei modelli e` fortemente sbilanciato a favore delle vele... quindi
Credo che se si usino vele un po' piatte sulle 100 vada appena bene perche` sono molto sovrainvelate ( e forse anche centrate indietro) che credo che con vele piu` grasse diventerebbero incontrollabili appena monta l'aria... e le 120 non sono messe molto meglio, come tutti i modelli RC.
Se, invece, consideriamo la variazione del numero di Reynolds, una vela di modello in proporzione piu` curva e magari con il punto di curvatura piu` avanzato di una reale dovrebbe andare meglio perche` il profilo ottimale non e` di sicuro un NACA laminare a basso spessore.
Pero` vele molto curve le ho provate e posso dire che, con poca aria, vanno veramente bene e sono molto facili da regolare... ma quando l'aria non e` poca sono guai a meno di usare centrature appropriate perche` piu` aumenta la curvatura e piu` aumenta il coefficiente di momento del profilo che ti tira all'orza (sommato agli altri effetti): come sempre ogni scelta ne comporta altre concatenate per poter funzionare al meglio e di calcolabile...
ce` molto poco se non la linea guida principale.
Ciao