Io invece credo che non ci vuole il professore di matematica per spiegare un poco di teoria, con quattro chiacchiere e un disegnino vettoriale fatto ad arte si può spiegare tranquillamente un "perché" senza andare oltre e per coloro che abbiano la voglia, spesso si riesce ad incuriosirli al punto che vorranno cercarsi il trattato di approfondimento.
Sta di fatto che sul forum ci sono molte persone veramente preparate che queste cose le possono spiegare senza problemi, ed è un peccato che si continuino a leggere stupidaggini del tipo che lo stallo sopravviene per bassa velocità oppure che il motore più adatto per un aeromodello è quello che ne tira su il peso (questo è valido solo per i 3d, che volano facendo il "lampadario").
A volte accade di leggere che in una affondata il modello non rispondeva bene ai comandi, si da la colpa a riceventi e batterie, ma quasi mai nessuno si chiede se fosse stato un fenomeno aeroelastico e aerodinamico di "inversione dei comandi" (anticamera del flutter).
Molti modellisti, spesso intervengono sui propri modelli per esperienze fatte, sapendo che in qualche modo una determinata correzione influirà sul volo in un dato modo, ma non conoscendone il perché.
Altri invece, conoscono a memoria le formule, ma non sanno metterle in pratica (vedi citazione di Einstein
).
E' mia opinione che per i primi un poco di semplice teoria servirebbe ad integrare la loro esperienza pregressa, mentre per i secondi servirebbe a farli scendere di cattedra per mettere in pratica quello di cui vanno cianciando, specialmente se la teoria elementare viene integrata con qualche esempio pratico.
Saluti a tutti