Citazione:
Originalmente inviato da enrico58 Ecco i risultati delle prove di oggi dalle 18.00 in poi:
- Baricentro al 30% modello "pacioccone", ma questo lo sapevo già ma con una discesa rapida e, complice l'orario, termiche quasi 0 e delfinamento quasi inesistente.
- baricentro al 35% "cammellamento" molto accentuato, se lasciato fare si stabilizzava dopo 3 o 4 cammellate. Altrimenti necessitava di notevole correzioni di cabra/picchia all'uscita delle virate per mantenere la quota costante. Un volo comunque molto critico.
- baricentro al 35% ma riduzione del dl di 1,5 grado abbondate (misurato a casa stasera) la stabilizzazione avveniva dopo 1 o 2 cammellate poco accentuate. Il modello era da pilotare con molta precisione ma non critico e sono riuscito a trovare termiche alle 19,30. La velocità del modello è molto stabile e basta poca correzione del quota per mantenere la quota all'uscita delle virate.
Come detto sopra a casa ho misurato con precisione il DL e i dati sono: originale 2,8° mentre il settaggio degli ultimi voli era di 1,3°
Considerazioni: Il DL originale è accentuato in modo di avere un modello che +/- vola da solo. e in affondata riprende docilmente la posizione.
Arretrare il baricentro e diminuire il DL ha migliorato molto il volo anche se, ma va bene così, è diventato molto nervoso e in affondata comunque la ripresa è più rapida della condizione precedente.
Ma allora ritornando al titolo del 3D il comportamento in affondata che ottengo è il contrario di quanto si legge in alcuni articoli. E questo è dovuto al tipo di modello, alla forma dell'ala, al carico alare o .....?
Per completare allego il disegno la centina alla radice e un ultimo dubbio: perché nonostante la "freccia alare" tutto sommato negativa, visto il tipo di rastremazione, vola con un baricentro al 35% che a naso mi sembra avanzato per il tipo di modello.
Notte a tutti e un salutone particolare a Sergio.
Enrico. |
Io a sto punto, nello "scappellamento", non ci vedo nessun fenomeno paranormale, ma un regolare comportamento secondo tutti i crismi della stabilità.
Baricentro avanzato e calettamento "pronunciato" = uguale modello molto stabile e lento in crociera dovuto a coefficiente di portanza "elevato". Essendo stabile, qualcuno direbbe discreto margine statico, no delfinamenti.
Baricentro arretrato e calettamento "pronunciato" relativamente a questo = modello al limite della stabilità con innesco di delfinamenti dovuti quindi, non a regolare fugoide, ma a "perdite d'equilibrio" probabilmente quando, sotto ascendenze o raffiche, il centro di pressione avanzava ulteriormente generando "impennate" seguite da stalli.
Baricentro arretrato e riduzione del calettamento = recupero della parziale della stabilità e riduzione dei delfinamenti.
Rimane il paradosso dell'affondata.
Provo ad avanzare un ipotesi. Con poca incidenza, per recuperare efficienza, sei costretti ugualmente a cabrarlo un po', con tre effetti. Primo effetto: lo rallenti. Secondo effetto, ti porti verso un'assetto tendenzialmente critico, benchè ancora controllabile se non intervengono perturbazioni. Terzo effetto: quando affondi e poi rilasci, il trim a cabrare, complice anche l'aumento di velocità, "vince" sul momento picchiante di calettamento e baricentro, costringendo ugualmente il modello a buttare il naso all'aria?
E provare a ritornare su quel 1.5° di calettamento o anche qualcosa di più? Magari 2°, sistemare il baricentro di conseguenza e vedere come si comporta?
Magari trovi la quadratura del cerchio: sufficiente stabilità (no cammelli nè delfini), discreta manovrabilità e buona efficienza/velocità di caduta.
Anche se ancora sono scettico su quell'alta velocità di caduta con il dl a 2.8°.
Secondo me era perchè non c'era proprio un caxxo e/o potevi ancora tirare qualcosa sul cabra per rallentare e scendere piano.