|
Ciao a tutti, discussione interessantissima e perciò eccomi a dire anche la mia:
Pur condividendo con FAI la nobile arte del "M"odellismo non sono assolutamente
daccordo con la sua descrizione dell'aeromodellista moderno.
Perchè? Semplicemente perchè adesso sono diventato un po' così anche io,
moglie, figlio, casa che non permette di "m"odellare come si dovrebbe...
A parte che adesso preferisco gli elicotteri, ho anche aerei ARTF.
Venti anni fa ero un "M"odellista, passione nata da mio nonno, bravissimo ebanista
che costruiva aerei alla Caproni.
Il primo contatto è stato a 6 anni con un Piper ad elastico... avvolgevo l'elastico!
Poi alianti portati in quota con un cavo correndo per i prati, volo vincolato,
aeretto radiocomandato a due canali con motore Cox sempre al massimo...
Guardate la soddisfazione sulla mia faccia nel 1986 dopo aver finito la colorazione del mio acro...
E non avete idea di come godevo prima, preparando il fondo con turapori e carta
vetrata ad acqua... era liscio come il veluto!!
Beh, personalmente ho ancora adesso la stessa soddisfazione anche con gli ARTF!
Io ho avuto la fortuna di iniziare nel modo che forse FAI considera l'unico degno di
considerazione però non mi sento assolutamente di sminuire i principianti giocattolai.
Piuttosto proviamo a illuminarli, che magari si convertono, e se invece a loro non interessa...
lasciamoli giocare!
Se qualcuno gioca, toglie qualcosa a chi invece la prende un po' più seriamente?
Ciao a tutti, Andrea
|