Visualizza messaggio singolo
Vecchio 19 giugno 11, 02:42   #217 (permalink)  Top
manubrio
Guest
 
Messaggi: n/a
Danza Marziana Per Il Re Del Vento

ieri venerdì scendo dall'auto alla croce arcana e tirava vento. Neanche a pensarci di portare su le ali nei polistiroli. Fortuna ha voluto che avessi con me due lenzuoli di velcro e con quelli stringo le ali a panino. Imbraccio saldamente la fuso e comincio a salire, diritto verso il montarotto invece di aggirarlo. A metà della salita il vento era decisamente più forte. A tre quarti non tenevo l'equilibrio e l'erta era più ripida. Quindi giù a terra e passo del leopardo, ali e fuso spostate di trenta cm in 30 cm, attento dove metti i piedi che ruzzoli giù e ti spacchi il filone della schiena.

Ero più preoccupato per me che dell'aereo, e ho detto tutto.

Gli ultimi sette metri causa il meteo sono stati difficili, vero è che non sono un alpinista. Tornar giù sarebbe stato anche peggio. Finalmente arrivo in cima ma devo cercare l'esatta direzione del vento e tenere ali e fuso parallele al jetstream, per non essere travolto. Mi dirigo dietro al crinale e raggiungo il luogo dove altri modelli erano al riparo. Saluto i presenti tiro il fiato e vado sul ciglio dove somgio sta somgiando lo stinXgray numero di serie uno.

Il vento mi fa fare flap flap alla giacca a vento e la falda del cappello alla joe wurtz fa
sblatta sblatta sblatta saltando dalla fronte agli occhi. Il vento mi entra negli occhi
che lacrimano, non ho le lenti da sole ma il cielo è coperto. Non si vede una fava.

Il modello entra ed esce dalla visuale, lo perdo a destra controluce e lo vedo a sinistra .

Al somgio pare vada benissimo così.
Chiama l'atterraggio, l'aereo entra parallelo al pendio tenedo la linea del crinale e il
vento lo spinge indietro. Come somgio si aspetta e vuole. Una volta dietro, gli gira il
muso e se lo tira verso di lui, è altissimo e va comunque forte. il vento, che è un pò
traverso, lo fa scarrocciare verso la sinistra del somgio che ora è girato con le spalle
al vento, il naso verso l'atterraggio.

Lo sting abbassa il muso è perde di colpo trenta metri sotto il comando di somgio che lo raddrizza lo fa avanzare un pò, va ancora forte,l'istinto è di scappare ma si capisce che il comandante sa quello che fa, un altro gradone verso il basso come un elicottero in autorotazione e il giorgio lo ferma lì, nel vento, come una libellula.
Ma non è finita.
Da quel punto inizia il corto finale, una discesa lenta e irreale a 45 gradi, già si capisce che sarà un atterraggio perfetto senza pause o esitazioni, infine nuovo arresto a mezz'aria e appoggio dolcissimo in discesa verticale.
Ogni manovra nelle raffiche a 100km è impartita con sicurezza e precisione, sempre livellando le ali, sempre abbastanza alto per non finire in rotore, con corridoio di discesa ripidissimo per l'appoggio muso al vento a pochi metri dal pilota.

Monto il modello, somgio infatti mi trova due occhialoni da motociclasta che riparano i
miei da vista dal vento. Quando sono pronto vado sul ciglio, mi sconvolgo e torno indietro.
Freddo. Freddo freddo freddo. La temperatura del vento è precipitata. La mia giacca a vento non è una di quelle che tengono le coltellate, sono partito da casa con trentatrè gradi. Più tardi, raggiunta la macchina , mi metterò una altra giacca a vento sulla giacca a vento. Sarò, alla fine della giornata, l'unico dei presenti con modello a non aver volato, ma anche l'ultimo ad arrivare in pieno peggioramento. Quel freddo era troppo. La differenza di velocità del vento tra il parcheggio, dove comunque si vola, e il luogo alto, era sorprendente, rispetto alla tutto sommato piccola differenza di quota.

Prima di scendere alle auto, indomito, il Somgio ha volato ancora due volte, anche se giocoforza pochi minuti a volo. Interessante il lancio, eseguito in autonomia nonostante il vento travolgente.
Hugues ha ripreso tutto. La tecnica è di sdraiarsi schiena a terra tenendo stretto il modello sulla pancia, e appoggiarlo nel vento. Per ripararmi ed osservare il volo mi facevo scudo di somgio e di giobalde,usandoli come frangivento. Ho anche chiesto a giobalde di fare il verso della foca, dato il clima polare.

L'ultimo somgiatterraggio sulla cima è stato spaziale. Magistrale al punto da sfiorare il
sopprannaturale.
Forse, lo spirito del grande Marzocchi ancora aleggia su quei luoghi incantati.

Per rendere omaggio al gesto volatorio mi sono lanciato sul pendio in una danza marziana di ringraziamento e felicitazione.
  Rispondi citando