la terza grandezza che andrei a rilevare è la spinta statica dell'elica, ma mi serve per la preparazione dell'elica - non del motore.
Per avere la potenza in W del motore sarebbe sufficiente prendere il file di log delle prime due grandezze (supponiamo che io stia rilevando direttamente "giri/min" e "Nm"),
inserirli in excel in due colonne attigue. Nella terza colonna inserirò la formula "=[cella1]*[cella2]*2*pi.greco()/60"; la trascini sulla colonna et voilà! hai i watt in uscita
Si OK, ma così calcoli la potenza in W all'elica, anzi, al punto di vincolo del dinamometro al motore; suggerisco quindi di posizionare l'altezza del punto di vincolo in asse all'albero motore, eviti flessioni e bracci di leva che magari falserebbero un poco i dati che andresti a rilevare.......
Io per lavoro uso lavorare con la lettura alla ruota, e non all'albero motore, ma nel tuo caso non essendoci vincoli della trasmissione e riduzioni varie magari la differenza è veramente minima.
Sicuramente se il sistema è ripetitivo e con minimo errore i dati sono quanto mai veritieri.
Quando nel 1997/1998 ho lavorato da Simonini a Modena (che produce motori da ULM) ho usatoo un banco test per i motori con installata l'elica, il motore era installato su delle guide a ricircolo di sfere, al centro una cella di carico e noti i giri e la coppia generata si cercava di perfezionare la messa a punto dei sistemi di aspirazione e scarico, e dato che si trattava di motori a 2 tempi da 300 cc mono fino ai 680 cc bicilindrici ti lascio immaginare il casino.... ore con le cuffie.
Come temperature erano monitorate le temperature di scarico (EGT), i sotto candela (CHT) e per i motori a liquido un termocoppia tipo K in un raccordo in uscita dalla testa.
Buon lavoro quindi,
Andrea