Citazione:
Originalmente inviato da Personal Jesus Io continuo a pensare che il "problema vero" sarebbe costruire non solo l'ala tutta mobile, ma anche abbinare ad essa il timone di profondità, tutto mobile.
In questo modo, teoricamente, si potrebbero verificare, ulteriormente, la varie configurazioni di calettamento tra ala, profondità e fusoliera. E direi che il profilo scelto, ha poca importanza.
Piuttosto, realizzare un sistema del genere, a parte la complessità e magari la dovuta robustezza (a proposito, io nella mia fantasia penso a modelli anche da 3-3.5 m. Stando sotto i 2, senza nulla togliere a Franco, quasi tutti i santi aiutano), dovrebbe anche essere più impegnativo da mettere perfettamente a punto.
Se poi uno fosse masochista del tutto, dovrebbe poi trovare il modo di fare scorrere anche un po' di zavorra avanti e indietro, in modo da riequilibrare il baricentro ad ogni variazione di calettamento ala-fusoliera-piano orizzontale.
Fantascienza pura, invece, sarebbe infine inserire anche il profilo variabile all'ala rotowing, insieme a tutte le altra diavolerie sopracitate. In pratica, mettendo anche un'opportuna telemetria, si potrebbe realizzare un specie di galleria del vento volante. |
Scusa ma se hai un piano di coda tutto mobile non serve avere anche l'ala mobile, lincidenza in volo e data dal rapporto di calettamento di entrambi, (infatti chi fà l'ala mobile tiene il piano fisso).
Riguardo la zavorra mobile è stata già fatta in un mondiale di F3J forse più di dieci anni fà..... il profilo variabile invece è oramai una consuetudine.
Riguardo al profilo variabile sul rotowing è stato fatto anche quello in modo semplice ed efficace, infatti basta dotare l'ala di alettoni per tutta la lunghezza, predisporre agli stessi un punto fisso in fusoliera di calettamento ed ecco che azionando il rotowing si cambia il profilo. La cosa che mi domando è come mai tutte queste idee "innovative" poi non abbiano attecchito in toto, forse perchè a conti fatti non si sono dimostrate così efficaci. Voglio ricordare a tutti un bell'articolo di Paolo Panfilo apparso su modellismo dove si evidenziava l'importanza di volare con l'ala prossima a calettamento zero per avere più possibilità di sfruttarne poi in cabrata l'efficenza. Sempre su modellismo il titolare della oramai defunta A.R.O. model che negli anni '90 ci deliziava con begli alianti presentò un piccolo modello con ala ad incidenza variabile e rotowing sviluppato su progetto francese, ma lui stesso ne decantava sia i pregi che i difetti..... e non erano da trascurare. Claudio
Scusate ma sono un pò scettico.....