Io facevo Volo Vincolato a fine anni '70 in maniera molto "rustica": ho iniziato a 14 anni e con la famiglia che certo non mi agevolava: pochissimi soldi e viaggi con gli aerei anche... in autobus, se non c'era nessuno che ti accompagnava alle piste; vallo a dire ai ragazzini di adesso!
Pero' ho avuto modo di vedere da vicino molti campioni nelle gare di Campionato Italiano che si svolgevano qui a Roma: in altre categorie, allora come adesso, non capitava spesso di vedere come concorrenti gli stessi costruttori dei motori di serie (nello specifico, erano i fratelli Muzio della OPS e i fratelli Cipolla): col volo vincolato succedeva...
Tornando a noi, i nostri Combat non avevano marmitte: l'unico modo di aumentare le prestazioni allargando i Venturi era usare la presa di pressione dal carter.
Ma bisognava usare un serbatoio diverso dall'Uniflow aspirato: in pratica, il tubo cui collegare la pressione era saldato "a pelo" sul tetto del serbatoio (di forma parallelepipeda) nell'angolo alto a sx, guardandolo da sopra.
Questo perche' il tubo della pressione non deve (assolutamente!) pescare, altrimenti la miscela entra nel carter anche da quel canale, oltre che dal gigleur...!
Pertanto il tubo era situato in alto per non farlo "pescare" in fase di accensione a serbatoio pieno; vicino alla faccia anteriore e dalla parte sinistra perche' durante il volo la miscela si dispone per centrifuga verso destra e verso la parte posteriore del serbatoio stesso.
Una volta in velocita' non ci sono quindi problemi, neanche in volo rovescio.
Un controllo necessario sul tuo modello e' assicurarsi che il tubo della pressione non peschi assolutamente, neanche per sbaglio inclinando il modello (puo' accadere anche involontariamente, se lo accendi facendolo tenere in mano da amici, come facevamo con i combat).
A tal scopo puo' essere utile non riempire il serbatoio al 100%, di modo che il tubo peschi sempre "in aria" all'interno, mai nella miscela.
Se disgraziatamente il tuo tubo pescasse, il motore dovrebbe ingolfarsi da paura e neanche accendersi, pero' potrebbe anche darsi che si accenda lo stesso se carburato molto magro di spillo.
In tal caso, inclinando il modello verso l'alto la "smagrata" da paura sarebbe piu' che comprensibile... anzi doverosa
.
Ma motori cosi' critici possono smagrare gia' normalmente inclinandoli verso l'alto.
Nei nostri VVC con serbatoio metallico, sia con pressione che senza (il palloncino e' invece tutta un'altra storia) era prassi comune partire piuttosto "grassi" perche' la carburazione ottimale veniva raggiunta in volo, ma il decollo poteva risultare problematico per mancanza di "tiro"
.
Un "trucco" usato da tutti era far inclinar il modello verso l'alto dall'aiutante, cio' bastava per smagrare il motore per qualche secondo, ed il modello veniva lanciato in tutta fretta
prima che, riportandolo in piano, ingrassasse di nuovo.
Come vedi, il fatto di tirare sul il naso con questo tipo di motori veloci gia' bastava di suo a farli smagrare. Il problema e' che smagri il giusto e non troppo... fino a spegnersi
Riduzione della sezione del Venturi: affinche' il Venturi sia appunto... Venturi
bisognerebbe evitare di stravolgerne il profilo.
Con l'alta pressione l'effetto Venturi serve meno, e' vero, ma sempre se considerato nell'ottica della moncarburazione in assetto fisso (volo orizzontale o verticale poco importa: sempre fisso e'
).
L'ideale sarebbe proprio un venturi col cono piu' stretto... se riuscissi a fare una sorta di cono in plastica (o altro materiale, purche' fissato in maniera stabile) che avesse piu' o meno la stessa bocca esterna ma quella interna piu' ridotta si potrebbe anche provare a sovrapporlo al vecchio.
Parzializzarlo semplicemente ostruendo il condotto con mezzi di fortuna, invece... lascia perdere
!
Un venturi nuovo rimane sempre la soluzione ideale; non trovandone di originali (si trovano ancora in giro vecchi, ma ci vuole pazienza e un po' di fortuna) bisognerebbe tornirlo a regola d'arte.
A proposito di Venturi, mi viene in mente anche l'O-Ring fra Venturi e carter... e' sano, vero??? Altrimenti ci si puo' anche impazzire, con la carburazione...
Comunque questi motori sono sensibili alle variazioni di livello del serbatoio; se devono funzionare per brevi periodi importa poco, ma difficilmente in un volo lungo si puo' ottenere una carburazione granitica dall'inizio alla fine, oltretutto volando in maniera acrobatica nello spazio a tre dimensioni (in volo circolare si sa piu' o meno la miscela come si dispone nel serbatoio).
Col serbatoio elastico (penny o palloncino) si potrebbe anche avere una carburazione stabile, ma insorgerebbero talmente altri problemi di gestione... che lo rinnego gia' da subito: io non te ne ho mai parlato
!
Queste sono le mie (povere) esperienze con pressione dal carter e motori veloci.
In verita' il Rossi non l'ho mai avuto perche' costava troppo...circa 50.000 lire (il foglietto pubblicitario si riferisce ad un'epoca ancora anteriore)!
Avevo un Supertigre G20/15 lucidato internamente (carta abrasiva finissima e dito anchilosato...) e col venturi allargato e rifinito col trapano... a mano!!! Il tutto per 21.600 lire nel 1977, e uno o due anni dopo, 28.550 lire per il G20/23 a bronzina.
Mi ricordo ancora i prezzi.. a quasi 48 anni?
Normale... su quei cataloghi ci sognavo per mesi, li sapevo a memoria!
Pero' almeno riporto esperienze vissute sulla nostra pelle o viste direttamente in pista, non per sentito dire...!
Ciao
Andrea