Citazione:
Originalmente inviato da zupermario LOOOLLLL non c'entra niente il minimo comune multiplo matematico dei giorni, il minimo comune multiplo delle caratteristiche intendevo!! :-) :-) E' un modo di dire!!! Che poi a volte diventa il " minimo comune denominatore", a volte altro ancora, e' ininfluente, non e' un discorso matematico :-) :-)
No quello sarebbe stato facile, ma sbagliato |
E' chiaro che stiamo giocando sul "lessico" ma è proprio quello che "sput....na" la nostra lingua e permette ai nostri studenti di essere agli ultimi posti nelle graduatorie mondiali sulla preparazione matematica.
I concetti di una disciplina quando da essi presi in prestito non possono essere stravolti o travisati
1) Il m.c.m. per come lo vogliono intendere taluni (come volevi fare tu) mi spiace non esiste, il m.c.m. è e resta un'espresione lessicale matematica con un significato ben preciso e non può essere intrepretato esattamente al suo opposto
2) il "minimo comune denominatore" non è un concetto matematico cioè matematicamente non è un qualcocosa che esiste, quindi se vogliamo con esso indicare una valore minimo per tutti possiamo farlo ma lessicalmente non sarebbe corretto il minimo resta un minimo non può essere comune è minimo e basta.
Si fa sempre per scherzare .... come qunado uno dice (o diceva) usa/i la "macchina da scrivere" mentre la dizione corretta sarebbe "macchina per scrivere"
.... la
macchina da scrivere non è mai esistita, oppure dopo il primo utilizzo occorrerà accettare il fatto di avere una "macchina già scritta "