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Vecchio 17 aprile 11, 18:29   #15 (permalink)  Top
starflyer5
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Come tutti i modelli con cui si osa, anche il modello trainer della Vario andò distrutto, ma non senza avermi prima insegnato alcune acrobazie (non parlo di 3D ancora era impensabile, ma di classiche manovre da aeroplano, looping, tonneau, etc..), le rotture capitavano di frequente non tnato per imperizia, ma per rotture meccaniche, specialmente alla coppia conica che trasmetteva il movimento al ruotino posteriore, che nella meccanica Heim/Vario er posta alla base dell' albero enon aveva modo di essere regolata perfettamente come accoppiamento, per cui quando era troppo serrata dopo alcune ore di funzionamento si macinava proprio alla fine di un looping.....si sentiva la necessità di materiali aftermarket di miglore qualità.
Stesso discorso per il piatto ciclico, leveraggi vari e flybar che si consumavano a più non posso quando uno aveva imparato a volare e voleva stare in aria sempre più tempo.

Nel 1992 Costruii un paio di fusoliere Vario da riproduzione...il mio pallino era il 206 perchè ci avevo volato come copilota, in quanto nel frattempo stavo prendendo il brevetto e me ne ero innamorato....per cui.....





Nel 1992 la vera novità per me furono le pale in fibra (nessuno pensava ancora a farle in carbonio....anche perchè costavano 350 euro alla coppia...una cifra esorbitante) che facevano diventare il rotore un orologio in regolarità dei giri e con una inerzia più potente....infatti, iniziavano a rompersi alcuni servi che sopportavano tutto lo sforzo del ciclico da soli (ancora non era in voga la miscelazione elettronica sullo swashplate).
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Davide
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