Ragazzi,
sono piacevolmente sorpreso della vostra curiosità sulla "storia" dellì elimodellismo, avrei detto che data la tecnologia di cui si dispone oggi, le vecchie carrette non destavano più alcun interesse nemmeno dal punto di vista della conoscenza. Invece voi chiedete qualche racconto.....non saprei da dove incominciare dato che le ho passate veramente tutte all' epoca, ricordo degli stampi in vetroresina fatti (che ancora possiedo) per riprodursi in casa fusoliere, pale, stabilizzatori.....così come ricordo i primi razzi telecomandati sperimentati con un amico maniaco elettronico......ce ne sono di tutti i colori ma inizio dalle info sui cloni, come chiedevano piscopo e happy man.
Quando iniziai non ero nemmeno sicuro che gli elicotteri modelli potessero volare, invece era possibile eccome, bastava imparare.....
e non c'erano istruttori a doppio comando o altri bravi a cui chiedere perchè l' elicottero era ai primordi. L' unica casa che produceva qualcosa di funzionante era Hirobo.....praticamente un elicottero fatto con il meccano!!! Ma poi, negli anni 80, un certo Heim realizzò le prime meccaniche "moderne" studiate con la concezione più semplice e pratica da applicare al modellista inesperto di meccanica....poi la Vario migliorò il progetto Heim fino a proporre meccaniche più spinte e prestanti dal punto di vista meccanico. Contemporaneamente le Robbe si studiò la sua Futura che diventò insieme alla Vario skyfox la capostipite di tutto quello che oggi si trova in commercio. La mia meccanica Vario migliore è questa che vi mostro in foto (ancora oggi perfettamente funzionante), una delle ultime proposte dell' epoca di Vario per una meccanica su base Heim. La montavo su un MD500 di cui ho venduto la fosuoliera.
Nel contempo in cui tutto ciò si evolveva, chi faceva gare F3C aveva bisogno di prestazioni superiori e dato che in Svizzera c'erano gli elicotteristi più esigenti e capaci, un artigiano Svizzero studiò in collaborazione con un modellista locale una meccanica per l' epoca da urlo!! Veramente suprema e costosissima, realizzata a controllo numerico per avere una precisione e affidabiltà superlative. L' artigiano aveva un nome commerciale CD-SPS e le realizzava solo su ordinazione. Erano già passati dieci anni da quando iniziai con il primo Hirobo e facevo gare F3C per cui ne ordinai un paio che oggi ancora possiedo gelosamente......vi mostro anche la foto di queste
Queste sono le meccaniche che definivo "cloni" dell' eopca, in realtà erano meccaniche diverse in tutto e per tutto da quelle commerciali e regalavano grandi soddisfazioni.
Come vedete in foto, l' elettronica era (è) ancora quella del "giurassico" quando i giroscopi non erano piezo (ancora non esistevano) ma i vecchi motorini con volano che se regolati bene funzionavano egregiamente, ma pesavano un bel pò.
Mi fermo qui per non annoiarvi e farvi leggere troppa roba, ma se avete domande volentieri mi troverete a rispodere con la mia compatibilità di tempo.