Citazione:
Originalmente inviato da Renato Privitera Cavolo che bel pezzo da collezione a Torino non ne ho mai visti in vendita neanche al tempo! Hai pensato alla cassetta di sicurezza ?
A dire il vero rimango sempre nel dubbio per quello che riguarda i Kit di acrobatici : soprattutto per la scelta del legno che il più delle volte produce modelli "sovrappeso" in modo irreversibile...l'unica eccezione di solito era il Continental Olympic che veniva sempre leggero ma esigeva il controllo preventivo dei presagomati dei bordi di entrata e uscita per evitare svergolature enormi.
Per il legno invece ricordo alcuni Skylark della Sterling che arrivavano facilmente a 2 kg di peso se non si aveva accortezza di regalare tutto il legno cattivo al miglior....nemico ! ( in pratica restavano utilizzabili le centine ed il blocco superiore della fusoliera.... )
Il Nobler "green box" era di solito accettabile.... |
In realtà non so proprio se lasciarlo così com'è, magari facendolo sul disegno, così è possibile selezionare il legno nel migliore dei modi. Ricordo che poco prima del Cobra avevo fatto proprio uno Skylark, e nonostante non fosse verniciato ( solo qualche mano di nitro e poi antimiscela, se non ricordo male....), mi sembrava un po' pesante. Montai un Fox 35 con prolunga Veco ( il motore ce l'ho ancora, la prolunga non la trovo più) e al collaudo fui protagonista di una avventura incredibile: il modello forse lanciato male "entrò nei cavi" prendendo quota. Nel disperato tentativo di riprenderne il controllo cominciai a correre all'indietro portando il braccio dietro la testa. Ma il modello prima di schiantarsi mise i cavi in tensione violentemente, la manopola bella pesante ( era in fusione verniciata rossa, anatomica, forse era MOVO) mi scappò di mano e mi finì dritta sulla testa....il doloreeeee! A pensarci oggi mi viene da ridere con le lacrime, ma quella fu una giornata tremenda: modello distrutto, trauma cranico, leggero ma pur sempre trauma, solo il motore non si fece un graffio, e adesso riposa tranquillo nella sua scatola, in attesa di tornare a volare...senza conclusioni drammatiche però!
Ciao, Ernesto