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Vecchio 08 marzo 11, 02:40   #8 (permalink)  Top
Albjal
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Il mio (futuro) plastico: Digitale o analogico?


Grazie, Carlo, per la risposta e per il video e le immagini postate: mi si apre la mente su tante cose.
Per tornare a Lorenzo, invece (ma anche a tutti coloro che mi leggono e vogliono intervenire), mi accingo ad esporre un po' le mie intenzioni finali, che forse possono aiutarvi a suggerirmi la soluzione migliore.

Il mio progetto intende riprodurre una stazione di testa a 5 binari, confluenti in soli 2 che, in uscita dal fascio di scambi, si separano un po', come se dalla stazione avessero origine 2 linee a binario unico e che portano ciascuna verso 2 diverse destinazioni (oltre a qualche tronchino di servizio per la loco di manovra che muove i convogli per consentire i cambi macchina - epoca IV, più o meno). Senza tanto binario di corsa, poi, ogni singolo binario si infila nella propria galleria e da lì devo ancora decidere se fare in modo che essi si riuniscano (o restino separati) per andare alla stazione nascosta al livello inferiore (oppure su un altro lato di una struttura ad L), per poi far tornare i treni in superficie dopo aver percorso un anello di ritorno e sfruttando un paio di tratti di raddoppio (nascosti) per la gestione dei convogli incrociantesi o navetta (vedi il thread sui treni navetta più indietro in questo forum).

Cosa mi fa frenare sull'impianto tutto digitale? Probabilmente un po' di scarsa conoscenza del settore e quindi forse la convinzione di poter dominare meglio l'analogico.

Proverò a descrivere come mi immagino i movimenti della mia ferrovia.
Dalla stazione nascosta parte un convoglio a lunga percorrenza composto da E656 e da 4 carrozze X rosso-fegato, mentre in stazione sosta, ipoteticamente dalla sera prima, un Ale582 (o simile), in attesa del licenziamento per i pendolari del primo mattino.
Quando arriva l'espresso alla testa del Caimano, poco dopo parte il locale (nella rimpianta epoca IV i treni dei pendolari si chiamavano ancora così) il quale incrocia l'ingresso di un treno a media percorrenza con carrozze MDVE al traino (o alla spinta) di una bella E424 in livrea navetta. Tutto questo mentre poco più tardi una D245 sposterà le carrozze X per consentire alla il cambio macchina alla E656 o ad una E444R. E magari, nel frattempo, arriva un breve convoglio di carri postali sul binario esterno, separato dalle 4 banchine per servizio passeggeri, e riservato a smistamento di merci non pericolose.
Riassumendo: 2 max 3 loco in movimento e 1 ferma.
Per questo motivo io pensavo a sezionamenti a fine binario in stazione, ai doverosi sezionamenti nella stazione nascosta (almeno 3 binari di sosta e 1 di passaggio per ingresso e uscita da/per anello di ritorno), oltre a sfruttare un paio di tratti nascosti di raddoppio per la gestione dei convogli incrociantesi oppure di quelli navetta (vedi il thread sui treni navetta più indietro in questo forum).
Sperando che almeno 1 loco digitale – la D245 - potessi comandarla indipendentemente dagli altri convogli (analogici), questi ultimi li avrei mossi sfruttando i tratti sezionati e almeno 1 di essi sotto catenaria (analogica, s'intende).
Piccola osservazione: tutti i miei convogli girano a bassa velocità perché in entrata/uscita da una stazione di testa, e soprattutto perché, personalmente, trovo un po' sprecati quasi 400 € di convoglio splendido quando la corsa in piena linea non permette di gustarne i piccolissimi dettagli montati, riportati e fotoincisi!
Alla luce di quanto esposto, ho immaginato il mio esercizio in analogico forse un po' laborioso ma non particolarmente difficile grazie alla presenza di sezionamenti e catenaria. Mi restava il problema delle manovre con D245 che speravo di risolvere “infiltrandola” come l'unica loco digitale, leggasi manovrabile in totale indipendenza dalle altre.
Perché scarto l'impianto completamente digitale? Perché mi disturba un po' il fatto, come mi conferma Lorenzo, che una volta selezionata una loco (indirizzo), le altre se ne vadano per i fatti loro e di conseguenza siano difficilmente controllabili se non con i sezionamenti (che però rischiano di far perdere le istruzioni digitali una volta ferme dovendo alla partenza richiamarle nuovamente, sempre secondo Lorenzo); Senza contare le antiestetiche partenze e arresti di scatto, che in una simulazione di esercizio a basse velocità come la mia sarebbero davvero indesiderabili.
Dite che sono esigente? Forse, ma in questo momento sono troppo preso (date un'occhio all'inopportuna ora nella quale inserisco questo post), e il vostro aiuto potrà aiutarmi a mettermi un po' il cuore in pace... o a farlo battere ancora più forte per questo bellissimo hobby!
Grazie a tutti... aspetto numerosi i vostri interventi.
Giulio
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