grande ospitalità (l'altra volta mi tagliabalsai una mano e fui curato in pista con pulizia e disinfezione della ferita, applicazione di cerotto sutura garze e bendaggio finale da soccorritore esperto) speravo questo volta in una infermiera con calze a rete e tacchi alti come va dimoda agli alti livell, ma non c'è stato niente da fare.
Posso dire che la birra serale, alla salita delle prime brume, è stata una di quelle maggiormente godute. La nostra campagna sarà monotona ma la abbiamo sotto la pelle. La mattina, d'inverno, al calar del sole, è sempre magnifica.
Devo dire che tutte le volte, io vengo da Parma dalla zona precollinare a un tiro di sasso dall'asciutto torrente parma, mi stupisce l'abbonanza delle acque. Da noi, l'acqua viene pompata dal sottosuolo, nella zona di campo Gaudio invece scorrono ampli canali irrigui, le cave sono piene d'acqua. La scorsa stagione un gommolo cadde nel canale e stordì un cavedano da 8 etti.
Ma adesso veniamo al cobra di pugaciev, che consiste in una brusca rotazione dell'aereo in pitch up, grazie a una escursione da 3D dell'elevatore. Appena in assetto verticale invece di salire di quota, si riduce di quel tanto il motore e l'aereo appeso all'elica prosegue per inerzia per qualche istante la sua corsa in avanti, in pratica rallentando di botto fino a fermarsi, manovra fresa possibile dall'ampia resistenza all'avanzamento del sotto dell'aereo e dalla velocità non troppo elevata dell'ingresso inmanovra. L'assetto a muso alto si mantiene modulando la trazione del motore, e sempre grazie a questo, una volta fato ripiombare il muso in basso, l'aereo viene nuovamente tratto in volo orizzontale, senza perdita sulla quota di inizio manovra.
Le critiche secondo me sono dovute al fatto che io ho eseguito la manovra alla moda di Anatoli Kvociur invece che alla Pugaciev.
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