Ma che, ad uno che a malapena sa fare l'imbianchino pretendete di fargli fare il Giotto ?
Senza offesa
poco9.
E allora un metodo semplice che mi ha insegnato mia nonna e che ti insegna pure a preparare le superfici e che, se proprio vuoi, ti permette anche superfici a specchio.
Innanzitutto la balsa va impermeabilizzata e pertanto le classiche 3 o 4 mani di turapori nitro diluita e con passata di abrasiva 600 fra una mano e l'altra.
A questo punto due sono le strade che possono essere seguite :
1- rivestire con carta modelspan leggera incollata sempre con il turapori e di seguito altre 3 o 4 mani di turapori diluita e con passata di abrasiva fra una mano e l'altra.
Al limite una ultima mano con una miscela di turapori diluito e borotalco e passata finale con abrasiva.
Questo ti assicura già una superficie impermeabilizzata ed adatta alla vernice (di cui parliamo in seguito).
2- invece della carta modelspan passare, dopo le prime 3 o 4 mani di turapori diluite, subito un paio di mani della miscela turapori e talco e levigare.
Vernice.
Puoi usare a questo punto convenientemente le bombolette (io prediligo le Talken) di vernice alla nitro, asciuga rapidamente ed è leggera. A te la scelta del numero di mani perché non tutti i colori sono coprenti nello stesso modo.
Oppure vai di pennello. Ottima la vernice alla nitro della Leclerc, in barattolino, che va adeguatamente diluita con diluente nitro. Se vuoi aumentare la scorrevolezza evitando di creare grumi e righe puoi riscaldarla a bagnomaria. Ma l' importante è il pennello che deve essere possibilmente piatto e di pelo di tasso.
Però c'è un però, la vernice alla nitro deve essere protetta con antimiscela.
Io uso un tipo bicomponente, purtroppo mi sfugge il nome, usato per il parquet, che è molto fluida e che dò normalmente a pennello ottenendo una superficie lucente e senza righe.
A titolo di cronaca c'è pure l'opaca.