Citazione:
Originalmente inviato da nidirex Salve a tutti,
mi sto accingendo ad acquistare un bel pò di batterie Eneloop da 2Ah per una molteplice varietà di usi (me ne servono diverse dozzine), e mi sto ponendo il problema di come ricaricarle.
Usare il classico caricabatterie a 4 "posti" sarebbe impossibile, visto che si tratterebbe di almeno 48 batterie, per cui sto valutando l'acquisto di un cb che riesa a caricarne almeno 12 o più contemporaneamente, ma qui si presentano i problemi. Premetto che non utilizzerò le batterie "a pacchi", ma mi servono sfuse e di volta in volta andranno inserite negli appositi alloggiamenti senza alcun ordine.
Primo problema. Ho visto che diversi caricabatterie (tipo questo qui) riesce a caricare fino a 15 batterie e ad equalizzarle, ma non capisco.. in quale configurazione? In serie? In parallelo?
Secondo problema: se carico contemporaneamente 12/14 batterie, come faccio ad equalizzarle? Se è vero che per equalizzazione integrata si intende un ciclo di scarica (in cui la corrente di cut-off è uguale per tutte) e successiva carica per omogeneizzare la capacità di ogni singola cella, attaccando una serie (o un parallelo) di 14 batterie come si effettua l'equalizzazione, visto che i morsetti sono solo due?
Grazie in anticipo a quanti avranno la bontà di rispondermi |
Tempo fa, ho costruito un CB per un amico, che appassionato di automobiline elettriche, organizzava in casa sua, gare con 8-10 concorrenti.
Il suo primo problema, era la carica allo stesso livello di tutte le batterie (circa 80 AAA e AA) per avere le stesse prestazioni nella corsa.
Il secondo problema da risolvere, era il numero elevato di celle da cestinare, poichè molte si scaricavano troppo e nella ricarica venivano messe in serie con celle mezze cariche.
La soluzione che ho adottato, era un circuito di scarica individuale della singola cella, che collegato al CB (controllato da microprocessore) visualizzava la tensione di ogni singola cella durante la sua scarica.
Il circuito di scarica era composto da un diodo e da una resistenza per ogni elemento. In questo modo, la singola cella non poteva scendere sotto i 0,5-0,7 Volt.
Naturalmente, il circuito di scarica poteva funzionare anche non collegato al CB.
Il supporto per la carica e la scarica poteva contenere solo 4 oppure 8 celle.
Il Cb si poteva programmare in carica e scarica sia in automatico che in manuale.
Nel tuo caso, per evitare gli stessi problemi (celle con livello di scarica diverso) potrebbe essere utile un circuito di scarica come quello descritto. In questo modo, la carica delle celle partirà, per tutte, allo stesso livello.
Con questo accorgimento, eviti dopo un po di tempo, di cestinare un buon numero di batterie.
Naraj.
PS.
Se non hai voglia di "lavorare", mi sembra che il CB proposto da Franco, faccia al caso tuo.