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Vecchio 21 febbraio 11, 16:40   #2 (permalink)  Top
marshall61
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Originalmente inviato da Albjal Visualizza messaggio
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1) Mi piacerebbe molto far circolare un treno navetta, con la loco sia in trazione che in spinta. Qualcuno sa insegnarmi come rendere operativa la carrozza semipilota e come farla comunicare con la loco? Come mi devo comportare con i sezionamenti? E che ne dite dell’ipotesi di manovrare a vista tramite il digitale? É troppo approssimativo?
2) Possiedo una 656 Lima e una 444 2a serie Rivarossi (periodo di acquisto inizio anni ’90), ancora funzionanti, così come pure 2 trasformatori/regolatori di velocità Lima, ancora funzionanti ma un po’ imprecisi. Infatti vorrei fare girare le loco a basse velocità, ma quella più bassa che riesco ad ottenere corrisponde a circa 50-55 km/h reali. Come posso fare per ottenere velocità inferiori? Da cosa dipende? Dal motore della loco, dalle rotaie, dal trasformatore, da tutti o alcuni di questi fattori…?
3) Mi pare di aver sentito/letto da qualche parte che non è possibile operare in DCC con alimentazione tramite catenaria + rotaia. Che c’è di vero?
Grazie a tutti coloro che potranno aiutarmi. Buon divertimento!

Scusa Giulio, avevo visto il post, come mi succede spesso ho detto: "rispondo dopo" e non l'ho fatto....chiedo venia

1) Di solito i treni navetta sono convogli "chiusi", quindi devi dotare le carrozze e la parte di loco che dedici di attaccare a loro, di ganci conduttori e creare una seconda presa di corrente sulla carrozza pilota; per gestire le due prese di corrente in maniera alternativa devi necessariamente inserire nella loco un relè bistabile in modo tale che l'alimentazione sia smistata sulla loco quando il convoglio è in traino (loco davanti) e sulla pilota quando il medesimo si trova in spinta (loco dietro), così facendo non hai problemi di sorta sui blocchi, se usi l'analogico, e sui tratti gestiti da moduli di frenatura ed arresto, sul digitale. In digitale è sufficiente comunque un solo decoder.

2) La gestione delle loco analogiche alle basse velocità è difficoltoso, poichè l'alimentazione è regolata da un reostato (molto approsimativo) ed il motore è a spazzole, cosa che non succede con il digitale che oltre all'alimentazione più regolare è dotato di motori bruscless quindi molto più sensibili alle basse velocità e tramite le CV si possono addirittura progammare la partenza che la frenatura ritardata.

3) L'alimentazione del digitale tramite catenaria è sconsigliato da qualsiasi sistema esso sia DCC o Motorola, in quanto lo strisciante ha problemi nella ricezione del segnale in digitale e le eventuali scintille del pantografo in presa non fanno certamente bene al decoder.
Le uniche catenarie che si possono alimentare sono comunque di due marche, Marklin e Viessmann, poichè sono costituite da un vero e proprio filo con i "pendini" che operano veramente impedendo al pantografo di far alzare troppo la catenaria, mentre le altre sono fatte di materiale si, ugualmente conducibile, ma stampate serigraficamente e quindi di profilo quadrato e decisamente più deboli e necessitano di saldatura sul palo, mentre le marche citate no. Fermo restano che in analogico si può tranquillamente alimentare la loco con un trasformatore dedicato alla linea aerea ed indipendente dall'alimentazione della rotaia; in digitale anche le loco che vedi con pantografo in presa sono comunque alimentate dalla rotaia, insomma la catenaria è per figura e non ha nessuna funzione di alimentazione.
Spero di essere stato sufficientemente esaustivo, nel caso chiedi....
Ciao, Carlo
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