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Vecchio 19 febbraio 11, 11:45   #208 (permalink)  Top
Personal Jesus
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Se non ho capito male caricano molto il modello anche per tenere il raggio di curvatura del circuito il più largo possibile.
Immagino che lo facciano per avere "in proporzione" dei tempi "più lunghi" ad ogni passaggio e, avendo traiettorie più larghe, controllare la manovra meglio in modo da scomporsi meno e non perdere energia e/o sfruttare meglio "la botta" ogni volta che attraversano lo "shear".
Immagino però che, con traiettorie "larghe" si abbia bisogno di caricare sempre più il modello in modo da perdere meno energia (o se volete mantenerne il più possibile E = 1/2 m V*V) e velocità nei due tratti uno nell'aria calma e l'altro col vento di coda.

Però un po' ha ragione Verardi, sto modello inizia a volare veloce anche perchè, caricato com'è se non va veloce, semplicemente non vola. Viene quasi il dubbio che la "spinta" che gli somma il vento ad ogni giro, sia percentualmente ridotta rispetto alla sua energia cinetica totale. Perciò oserei dire che, caricando sempre più, forse si migliora la controllabilità del modello e si allarga il circuito, ma occorrono sempre più giri per raggiungere la velocità massima nonchè venti da "tempesta" (vedi i 60 nodi che misurano loro).

Se si usano modelli leggeri forse si va anche con venti di "brezza" ma si deve girare molto stretto e velocissimi portando ben presto al limite strutturale il modello che per forza di cose, se è leggero, sarà anche più fragile.

Se no bisogna fare un uso magico del carbonio e fare un modello leggero ma resistente come chissà chi.

Boh....ma poi alla fine io non me ne intendo
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