Citazione:
Originalmente inviato da claudio v Ciao Giank, il tuo problema non credo che sia l'utilizzo di Rhino, ma la teoria con cui approcci il problema: un modello non è una barca a vela come un J24, non somiglia affatto.
Le proporzioni sono tutte altre e le centrature idem. Il tuo è l'equivoco tipico di chi, facendo vela "vera" pensa di riportare certe assunzioni teorico-pratiche sui modelli.
Nelle barche vere, il dislocamento dello scafo rispetto alla superficie velica ha un certo rapporto, diciamo che è alevato circa 10 volte di più che su un modello: quindi la funzione antideriva dello scafo ha una certa entità.
Su un modello, tale entità è quasi nulla...
Il timone di un modello, per poter funzionare a causa dei rendimenti di m**da che ha alle velocità/dimensioni ridicole di un modello idem...
Per questo il timone arriva ad essere da 1/3 a 1/2 della superficie della deriva per ruscire a svolgere la sua funzione.
Solo che se il timone viene usato anche come piano antideriva, appena la barca sbanda un po' e diventa già solo per questo più orziera, il timone stalla e la barca resta piantata controvento... questo sempre per colpa dei rendimenti di m..
La conseguenza è che se copi pedestremete cose che funzionano in full scale, ti sbagli di sicuro: l'acqua e l'aria non sono le stesse tra 10 metri e 30 cm di barca. |
Ciao Claudio,
Credo che ci sia un malinteso.
Funzioni CAD usato da me non stava a significare CAD su cui te mi hai risposto!
CAD inteso come centro antideriva lo ha usato Grakula per darmi una misura in cui a suo parere dovrebbe stare il CV (a 24 - 30 mm dal CAD).
Le funzioni CAD che menzionavo io erano le funzioni di calcolo del software per determinare il CV delle singole vele e della superficie velica totale!
Domanda:
Senza misurare il Centro Anti Deriva, di quanto debbo avanzare l'albero/CV a tuo parere rispetto al CD?
Esiste una regola precisa?
Ciao
Giank