Citazione:
Originalmente inviato da scirocco64 L' olio minerale ha più depositi, i quali su un accoppiamento nuovo, vanno a riempire i micro solchi della lavorazione.
Questo mi è sembrato di capire. |
Esatto; inoltre specifica proprio il fatto che velocizza l'adattamento delle fasce sulla canna del cilindro, la quale presenta delle asperità più dure se è cromata rispetto a quella in acciaio.
Siccome a me piace scomporre i quesiti in problemi più piccoli, dico solo che l'olio minerale si comporta come usare una "grana grossa" ed il sintetico una "grana fine".
In entrambi i casi saranno finite le superfici, ma nel caso della grana grossa il lavoro è più veloce.
Onestamente però, pensare di riempire i microsolchi di depositi carboniosi, non è che mi piaccia un gran che; anche perchè poi comunque, è un palliativo, che col sucessivo utilizzo di oli sintetici detergenti, è destinato a scomparire.
Preferisco pensare di avere le microporosità delle superfici, che vengano riempite da molecole di olio, il quale trova appiglio per non essere "spazzato" via dai potentissimi gas di combustione.
Come quando vogliamo fare aggrappare la resina, o la vernice su di una supeficie liscia, necessita essere resa ruvida ed opaca, così la viscosità degli oli si aggrappa alle pareti del cilindro.
Inoltre ammettendo che il sintetico ha un potere lubrificante e protettivo maggiore, assieme al minor tenore di usura provocato, riduce sicuramente la temperatura di lavoro...non è da dimostrare che attrito=calore.
Se vogliamo sintetizzare: scuole di pensiero