Visualizza messaggio singolo
Vecchio 16 gennaio 11, 16:13   #81 (permalink)  Top
Fantus
User
 
L'avatar di Fantus
 
Data registr.: 19-03-2007
Residenza: Torino
Messaggi: 1.579
Citazione:
Originalmente inviato da aai-info Visualizza messaggio
Risposta al sig. Johnnick.
Lei ha perfettamente ragione ed infatti questo articolo prima che lo Statuto venisse registrato è stato modificato in quanto lo spirito era quello di impedire le vie legali al socio radiato e non per qualsiasi altra azione che il socio volesse espetire nei confronti della AAI. Ci mancherebbe.
Ecco il testo esatto dell'art. 7 (l'articolo 6.2 è stato eliminato):
7 - Perdita della qualifica di Socio
7.1 - La qualifica di Socio si perde per morosità, per aver agito in contrasto con lo Statuto della AAI, per gravi inadempienze sportive/o amministrative e/o morali;
7.2 - detto provvedimento viene preso dal Consiglio Direttivo della AAI le cui decisioni sono inappellabili;
7.3 – il socio radiato rinuncia ad esperire qualsiasi azione legale nei confronti della AAI.

Non appena lo Statuto ci ritornerà registrato lo sostituiremo sul sito della AAI così come abbiamo recentemente sostituito la scheda "Certificato e Contrassegno" che riportava ancora la data del 30 settembre come effetto e scadenza della polizza Toro Assicurazioni.
Buoni voli
Riccardo Tomacelli
Ma allora dico bene se dico che, in caso si prospettasse un contenzioso o una lite tra un socio dell'AAI e l'AAI stessa, all'AAI basterebbe radiare il suddetto socio, cosa che credo possa accadere in maniera unilaterale (si sa che in questi casi i motivi per radiare un socio, e la cosa vale per questi casi in generale, non per l'AAI in particolare, sono molto facili da trovare), per impedire di fatto al socio di proseguire il contenzioso tramite vie legali e di fatto impedirgli quindi di portare avanti il contenzioso e difendere la propria posizione (che la causa legale stessa potrebbe avallare o contestare)?

In sostanza: se un socio rompe l'anima (per motivi giusti o sbagliati sarebbe la legge a determinarlo), basta farlo fuori per impedirgli di difendere le proprie idee davanti alla legge (impedendogli quindi di ricorrere alla legge stessa per determinare se lui ha ragione o torto).
Non è un po' troppo comodo?

Chiarisco che non voglio polemizzare verso l'AAI in particolare con cui non ho rapporti nè in positivo nè in negativo, ma solo chiedo per capire una cosa che mi sembra MOLTO tutelante nei confronti dell'associazione (che può decidere unilateralmente di interrompere il rapporto con un socio) e MOLTO limitante nei confronti del socio stesso, che una volta radiato per decisione della stessa controparte con cui ha o potrebbe avere, un contenzioso, si troverebbe impossibilitato a mettere in atto qualsiasi azione per difendere la propria opinione in modo "ufficiale".
__________________
Il tempo fugge, ma 'ndo cacchio va?

Non voglio farmene una ragione.
Fantus non è collegato