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Vecchio 14 gennaio 11, 11:48   #61 (permalink)  Top
dtruffo
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Originalmente inviato da eriskio Visualizza messaggio
La mia indagine è partita dall'evidenza che la FIAM (quindi simpatica o no, non stiamo parlando di un clubbetto qualunque), con il 2011 ha "perso" il simbolo C.O.N.I. e non è piu' un ente federato. Anzi tutti i club iscritti (non tutti per il momento, a quanto scrivono) sono passati assieme alla FIAM sotto l'ala dell'Ente di Promozione Sportiva "Associazione Sportiva Confindustria" (?? che c'azzecca confindustria con il modellismo?? Forse perchè i modellisti sono tutti industriali? ). Infatti sul sito FIAM campeggia il (semisconosciuto) simbolo della A.S.C. la quale ha però la possibilità di registrare i club aeromodellistici FIAM al "famoso" registro del C.O.N.I. D'altro canto l'Aero Club Italiano (AeCI) è a sua volta Ente Federato del C.O.N.I. e la FIAM ha bisogno di essere Associato all'AeCI per ottenere le licenze sportive internazionali FAI (Federazione Aeronautica Internazionale). Perchè sto' giro di canna? Solo per le quote annuali che l'AeCI chiede ai suoi club, troppo alte per un club aeromodellistico? E perchè se il "giro internazionale" sportivo gira sulla FAI - AeCI è indispensabile l'iscrizione al C.O.N.I?

Non sono un esperto, ma vedere FIAM, AeCI e CONI e ASC arrampicarsi letteralmente sugli specchi per "risolvere" e mettere a posto i club aeromodellistici (da un punto di vista sportivo/assicurativo con il CONI) mi ha incuriosito e sto' tentando di capirci qualcosa di piu' (andando un po' oltre i proclami di facciata che si possono leggere in giro - quando in Italia si cambia qualcosa, sotto sotto un motivo "serio" c'è sempre).

Infatti si scopre che la stragrande maggioranza delle Associazioni Sportive Dilettantistiche adotta il Regime fiscale forfettario di cui alla L. 398/91, che porta notevoli vantaggi:
a) ai fini iva;
b) ai fini delle II.DD.;
c) ai fini della tenuta dei libri contabili;
d) applicazione dell’art. 25, c. 2, della L. 133/1999 che prevede l’esclusione di alcuni proventi dal reddito imponibile.
e' applicabile SOLO (requisito di legge soggettivo)
"alle associazioni sportive dilettantistiche riconosciute dal CONI e da una Federazione Sportiva Nazionale e/o da un Ente di Promozione Sportiva, nonché le F.S.N.; "
(oppure alle Pro-Loco - che non è il caso di un club aeromodellistico - e alle associazioni senza scopo di lucro - che però potrebbero avere grossi problemi normativi ad organizzare qualsivoglia tipo di raduni e/o gare e/o manifestazioni aeromodellistiche)
Quindi un club può certamente fare a meno del CONI, ma questo qualche riflesso sui rapporti con lo Stato e l'Agenzia delle Entrare sembrerebbe averlo... o no? :-)

P.S.


Hai ragione, però se sei tu, da solo e privato cittadino che vuoi prenderti una partiva IVA (con tutti gli obblighi che ne conseguono).
Ma se ti presenti come Società (di persone o di capitali) o Associazione o Gruppo, mi sa' che all'ufficio delle Entrate vorranno anche vedere un atto costitutivo, con un minimo di Statuto e di nomine dei Responsabili. O sbaglio?

Pace&Bene

Ci mancherebbe altro. Atto costitutivo etc... ovviamente.
Non serve pero' l'atto notarile.
L'affiliazione al COMI serve esclusivamente per mettersi al riparo da controlli fiscali. Se il gruppo non ha un giro d'affari superiore ai 50.000 euro anni e non ha nulla da nascondere, anche se fosse fatto un accertamento non avrebbe nulla da temere.
__________________
Associazione Sportiva GRUPPO AEROMODELLISTICO VST - Volare su Tetti http://www.vst-aero.it - Per i poco intelligenti non indica 'i tetti', ma il Comune in cui ha sede il campo volo (Tetti Neirotti) che dista piu' di 750 mt. dalla pista.
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