Ciao Antonio60
Ciò che scrivi è molto interessante.
Cito la stessa circolare da te inviata (pag. 4 del PDF):
Rientrano, quindi, in questa fattispecie
anche le c.d. (cosa sono?)
vendite per corrispondenza o le vendite effettuate via
internet le quali, perciò, a partire dal 1° dicembre 2008, usufruiscono
della franchigia sopraindicata.
Tuttavia è opportuno evidenziare al riguardo che, mentre la franchigia
ai fini daziari è stata innalzata da 22 euro a 150 euro, analogo aumento
non è stato previsto per la franchigia ai fini dellIVA che, ai sensi del
Decreto Ministeriale 5 dicembre 1997, n. 489 (art. 5) e coerentemente
alle previsioni dellart. 1, punto 2 della direttiva 88/331/CEE, resta
fissata in 22 euro;
È chiarissimo che si parla di 22 Euro di franchigia sull'IVA.
Quindi, sul mio ordine da 23 Euro, avrei dovuto pagare:
- 2,50 Euro per la presentazione in dogana
- 3,00 Euro per le spese postali
- 0,20 Euro di IVA per l'eurozzo che eccede i 22 Euro di franchigia
Totale: 5,70 Euro contro 9,95.
È chiaro che le poste (come sicuramente i corrieri) marciano sul fatto che:
- gli acquirenti sono ignoranti (e lo dico bonariamente, nel senso che ignorano la legislazione in merito: io sono il primo)
- nessuno ha voglia di sbattersi per 4,25 Euro
Ma io sono uno di quelli che si sbatte. Anche se sono solo 4,25 Euro sono miei e non vedo perché dovrei lasciarli a loro. E come me dovrebbero farlo gli altri 1000 che ogni mese ordinano da HK o comunque da fuori CEE.
A questo punto c'è da chiedersi che fare per far valere i propri diritti.
Tu hai esperienza in merito?
Willy.