Appena terminata una sistemazione totale dei miei spazi (cosa che non facevo in modo cosi' completo da anni ...) mi sono seduto a riguardare alcuni oggetti dimenticati da molto tempo e che sono inopinatamente saltati fuori.
Questo ve lo voglio far vedere: e' un "banco" di lamine vibranti (reed) che avevo in costruzione quando lasciai il modellismo attivo negli anni '60.
Ne avevo fatti altri due prima di questo, entrambi a quattro "canali" (destra-sinistra, alto-basso - i comandi allora NON erano proporzionali)
Questo invece doveva essere a sette: oltre ai quattro per i timoni ne volevo due per i carrelli retrattili (di un bimotore mai terminato) e uno "di scorta" per altre funzioni (pensavo all'accensione di un fumogeno)
Come si vede e' incompleto perche' mancava ancora da realizzare il "pettine" superiore con i contatti per ogni singola lamina.
Da notare la costruzione che, come tutto in quegli anni, e' tipicamente casalinga: alluminio, ferro dolce per le espansioni polari, viti, tre ribattini in alluminio, due magneti recuperati da un grosso auricolare di cuffia, un avvolgimento di circa duemila spire di filo MOLTO sottile e le lamine: acciaio tranciato e fatto dorare (zio orafo
)
P.S.: e funziona ... l'ho attaccato ad un generatore e tutte le lamine vibrano ancora benissimo alla loro frequenza
saluti a voi, vecchi nostalgici
Andrea
.