Citazione:
Originalmente inviato da blinking anche a mio avviso si può prendere molto spunto dai regolamenti FAI.
per l'fpv, una volta che c'è lo "spotter", al limite provvisto di doppio comando, ritorna ad essere un normale aeromodello e finisce il problema.
in mancanza di spotter, la cosa si fa complicata e difficilmente si potrebbe pensare a renderlo completamente legale stante la difficoltà di osservare la separazione da altri oggetti volanti. La proposta più di manica larga che mi viene in mente è concedere l'uso dell'fpv solo a bassa quota (i fadici 120m), ,raggio d'azione ristretto (500m?) e assolutamente fuori da aeroporti e aviosuperfici.
non pensiate che fpv voglia solo dire andare alti e lontani ai limiti delle possibilità tecniche, c'è chi si diverte un mondo a volare vicino e basso, è molto più emozionante, quasi un limbo continuo.
lo dico da praticante (saltuario) |
Ciao Davide,
voglio fare a te, che sei (credo) il vice caposquadra della "nostra" categoria F3K, delle domande dirette:
1 - come si conciliano, nello specifico, il limite a 120 metri di alianti DLG da gara e il manuale sulla sicurezza?
Sono sicuro che più di una volta abbiamo superato, anche se non di molto, quelle altezze.
2 - Come faremo a sapere quando saremo "fuorilegge"?
3 -Come faremo a gestire una gara con questa problematica (basta scendi che stai a 130 e se non fai i minuti dichiarati chi se ne frega!)?
Qualche collega mi ha detto di non preoccuparmi perché solo pochi "noti" f3kappari di solito superano queste quote.
Cavolo, che faremo, quindi le "eccezioni ad personam"?
Ci sono anche altri limiti che non comprendo (300 metri per l'F3J) ma lascio ai responsabili di quella categoria capire se quella quota attribuita li soddisfa.
Molto probabilmente, fin'ora, volavo e vedevo alianti volare a quote più basse di quelle che credevo o sentivo dichiarare.
Grazie per le risposte
Un abbraccio
Ale
p.s. proporrei proprio l'FPV (in dotazione agli arbitri) per "SORVEGLIARE" le quote altrui