andykaw, magu,
il mio suggerimento non era quello di usare materiali speciali come palliativo, bensì di integrarlo ai sistemi aggiuntivi che è possibile aggiungere ad un automodello.
Un motore da F2A porta l'aereomodello (ovviamente da volo vincolato) a velocità intorno ai 300 km/h, i Profi sono il top a livello mondiale, tutti gli accorgimenti apportati su quei motori sono frutto di ricerca e sperimentazione votati all'esasperazione assoluta, tant'è che un motore di questo genere non ha un'accelerazione costante, ma si stabilizza sui 25000 giri a terra e dopo un paio di secondi di volo "intona" violentemente e quasi istantaneamente passa ai 40000. Su questi motori non è possibile, per ragioni di peso e aerodinamica, installare sistemi aggiuntivi di raffreddamento; tra l'altro sarebbero controproducenti in quanto la miscela FAI è 80/20 senza nitro sicchè un raffreddamento eccessivo rallenterebbe la combustione.
Ho avuto modo di parlare con Magu, effettivamente le esigenze sono ben diverse se si viaggia a terra su circuiti con velocità di percorrenza media più basse e fuorigiri da 50000 giri e oltre, tuttavia volendo realizzare un motore estremamente moderno per queste applicazioni mi sarebbe parsa buona cosa tenere conto dell'innovazione apportata dai sovietici ai motori da aeromodellismo. Un'ultima cosa: sugli ultimi motori Cyclon versione 2011 sembra che il piede di biella e lo spinotto del pistone non sono in acciaio, ma in ceramico Si3N4, lo stesso materiale che viene usato per i cuscinetti. Questo riduce le inerzie, quindi il carico sui cuscinetti e di conseguenza gli attriti.
Spesso la soluzione migliore non è univoca ma la sinergia di più interventi!
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