Eh, ogni tanto bisogna parlare anche della "filosofia" che sta dietro all'attrazione ( comunque sempre soggettiva ) per questi oggetti, in questo caso il Galaxi. Chi lo ha vissuto in diretta, come spettatore forse anche più che da protagonista, ne ricorda l'impressione di "potenza" che non è, nell'immaginario maschile, mai disgiunta da una certa espressione di virilità.
In quest' ottica, lo scarico visibile ( simbolo di potenza disponibile e anche simbolo fallico, bisogna dirlo ), la sagoma del dorso della fusoliera con quell'incavatura tanto caratteristica e che ricorda la muscolatura di un altleta, la sagoma protesa in avanti del muso... il motore esterno,la "meccanica" che permetteva questo,ma anche il modello che atterrava imbrattato dall'olio,quasi fosse "sudore" dopo lo sforzo, la velocità...la scia dei gas di scarico, il suono in crescendo uscendo dai raccordi...
All' epoca quello era il massimo, la massima categoria, il massimo dell'affermazione modellistica ed il massimo dell'aspirazione di successo.
Una "trasposizione" sull'oggetto delle aspirazioni dell'uomo.
Niente di nuovo, in fondo
Ma chiunque cerchi di "ripulire" tutto questo,nel perseguire un ideale estetico "senza unto", alla maniera degli elettrici per intenderci, non fa che spogliarne i contenuti.
Questione di emozioni ?
Certo ! What else ?