Citazione:
Originalmente inviato da Archi Siamo sempre lì, con la resistenza devi conoscere bene l'assorbimento e la tensione di alimentazione esterna.
Con i diodi che hanno caduta circa costante al variare della corrente, devi solo conoscere bene la tensione di alimentazione (il condensatore puoi metterlo, male non fa).
Il problema di origine rimane, quanto bene conosci la tensione di uscita del bec durante il volo?
Se ci metti un regolatore anche questo problema sparisce, a questo punto basta che la tensione non scenda sotto i 3.5 V e sei a posto. Tieni presente che in genere l'elettronica a 3.3 V è piuttosto schizzinosa sul livello di tensione di alimentazione.
Ciao. |
Si tratta di alimentare l'unico elemento che deve garantire la risposta ai comandi; sinceramente, non mi fiderei neanche un minuto di una resistenza, anche perchè non è assoultamente detto che il consumo di corrente sia costante (e comunque ci vorrebbe un partitore di tensione, con tanto di condensatore = un bell'aumento di peso/ingombro). Anche i diodi sono poco cosigliabili: se la tensione in ingresso e la corrente di carico non sono costanti, la tensione in uscita dai due/tre diodi è fluttuante.
Come scrivi giustamente, i sistemi a 3.3V sono alquanto delicati.
Ricordando sempre che il satellite è sconsigliato per elicotteri di classe superiore alla 450, se proprio non si vuole comprare l'adattatore e non si è in grado di mettere insieme uno stabilizzatore, consiglio vivamente di andare con la classica ricevente, onde evitare crash indesiderati.