Citazione:
Originalmente inviato da ranox http://www.fiamaero.it/regolamenti/G...zza%20Volo.pdf
c'è qualcosa da migliorare.
A mio parere 8 kg senza attestato sono troppi. Ne bastano 5 (ti alleni anche per la F3A).
per il pendio leggo cose sensate..
altri miglioramenti sono possibili ed auspicabili con la collaborazione di tutti.
Robbè |
Per ora ho letto solo le prime 10 pagine.
Due osservazioni.
1) Eliminerei completamente l'ultimo paragrafo di pag.8, qui riportato integralmente:
"Il volo degli alianti in pendio o trainati potrà essere effettuato fino ad una altezza massima di 300 metri (circa 1.000 piedi) dal punto di lancio ed entro un raggio di ca.1.000 metri dal punto di lancio stesso per alianti con apertura alare uguale o superiore a mt. 4,00, purchè il pilota sia in possesso dellAttestato e dellabilitazione al Pilotaggio validate.
In mancanza di questi brevetti aeronautici aeromodellistici la quota massima non potrà superare i mt. 120 (ca 300 piedi) ed il raggio dazione non dovrà essere superiore a mt. 500, salvo disposizioni contrarie delle Autorità Aeroportuali.
Per alianti con apertura alare inferiore ai mt. 4,00 laltezza non dovrà superare i mt. 120 e la distanza mt. 500."
Anche ammesso (e non concesso) di aver dissipato ogni dubbio circa il corretto significato da attribuire ai termini "aliante" (un Blade motorizzato continua ad essere un "aliante"?), "pendio" (il mio pratone con 15° di pendenza è un "pendio"?), "trainato" (una volta sganciato, segue le regole per i "trainati" anche se ha un motore ausiliario?) non si capisce perchè un aliante sotto i 4mt. di a.a. debba rimanere sempre (anche con attestato+abilitazione!) sotto 120 mt., mentre un "non aliante" di 50cm. di a.a. possa arrivare (con attestato) fino a 300mt.
Forse l'intenzione è quella di tenere bassi gli alianti perchè belli e silenziosi (grazie del complimento) e di confinare negli strati alti i modelli a motore perchè puzzolenti e rumorosi?
In altre parole,
via la distinzione tra "alianti" e "non alianti" e tra luoghi e tecniche di conduzione, salvo eventualmente il limite della distanza max (in orizzontale) per i modelli "non motorizzati".
2) Pag. 10 par.
3.4 Assicurazione RCT "Responsabilità Civile Terzi" "La copertura assicurativa RCT "Responsabilità Civile Terzi" specifica per gli aeromodelli é fortemente raccomandata per la conduzione in volo di aeromodelli della Categoria A (sono quelli fino a 8kg.).
La copertura RCT "Responsabilità Civile Terzi" specifica per gli aeromodelli é obbligatoria e deve prevedere un massimale unico non inferiore ad 2.000.000,00 (duemilioni)... per i seguenti aeromodelli:
modelli di Categoria B (sono quelli oltre 8kg.)
....";
Di questo paragrafo, proprio
non se ne comprende il significato.
Se la Guida è rivolta ai soli soci FIAM, la raccomandazione di farsi l'assicurazione è priva di senso, posto che tutti siamo già assicurati per il solo fatto di essere iscritti.
Se invece, come traspare dalle premesse, la Guida vuole essere un manuale rivolto a chiunque, anche non socio FIAM, che vordì che l'assicurazione RCT
"è obbligatoria?". In altre parole, FIAM/AeCI hanno un qualche potere regolamentare in forza del quale possano introdurre l'obbligatorietà, da oggi, della stipula di una polizza RCT per il pilotaggio di aeromodelli oltre gli 8kg? A questo punto non si capisce, almeno dalle premesse, se questa è una semplice Guida per il buon senso o un provvedimento avente portata vincolante a cui tutti, Fiam o non Fiam, dovranno obbligatoriamente attenersi. Ripeto, dalle premese non è chiaro come stiano le cose.