Discussione diventata interessante, ho scorso velocemente quanto trova sul link, una serie di norme che nell'intenzione degli estensori dovrebbero regolamentare un'attivita che in realtà avrebbe bisogno di semplice autodisciplina. L'unico vero punto, dal mio punto di vista, è definire i limiti di un aeromedello. Cercerò di esporre le mie osservazioni in poche righe.
E' più importante scrivere pagine su come settare un quasi inutile fail-safe o montare un'ipertecnologico l'impianto elettrico con doppi, tripli, quadrupli pacchi batteria, o forse sarebbe meglio definire una volta per tutte cos'è un modello e i suoi limiti naturali. A parte una sfida personale è ancora possibile definire un modello qualcosa che pesa 37 kg o che porta sul naso un motore da 250cm3 ?
Non vogliamo limitazioni imposte, ma non siamo in grado di darcene. Sul mio campo ho visto alianti con apertura alare degna di un aliante full-size o modelli con un motore un grado di far volare un ultraleggero o ancora con a bordo sistemi video in grado di controllare il modello a parecchi km di distanza. Lo sò, sono casi limite, ma con il progredire della tecnica e la continua diminuzione dei costi è sempre più la norma vedere modelli da 3m di AA con motori da 50/100cm3 pilotati da modellisti poco oltre le prime armi. Oppure di pseudo esperti che modificano i sistemi radio per aumentarne la portata con il solo risultato di aumentare i disturbi. La cosa che mi stupisce di più, pero, è che nessuno sul proprio campo cerca o sembra in grado di controllare questi eccessi. Per farla breve io vedo, per eccesso queste due sole possibilità:
1) Qualcun'altro stende regolamenti che consentiranno di volare con poco più di uno schumino
2) Continuiamo di testa nostra e qualcuno sostruirà un modello in scala 2/1 per dimostrare che un modello grande il doppio di uno vero è fico.
In realtà ne esiste una terza ma sembra che a nessuno interessi trovarla ed esplorarla.
Enrico E.
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