servo scotta brando
premesso che i miei barchini sono progettati come "semiscala", cioè cercando di cercare un compromesso decente tra prestazioni ed estetica, per la geometria del braccetto del servo randa, all'epoca, mi sono fatto i miei bravi ragionamenti.
Il problema era far entrare tutto l'affare dentro la "stiva" centrale, consentendo di sfilare la tavoletta dell'elettronica dal tetto della tuga, e cercando anche di non far incasinare il circuito della randa con quello del timone.
Inoltre ho fatto in modo di avere la parte fissa della scotta ( il dormiente ) regolabile per settare l'angolo del boma con lo scafo con una uscita in coperta ( a poppa della tuga sul lato sinistro del pozzetto ).
Essendo anche un'autorità in materia di servi spanati o bruciati, avendone distrutti già tre , sono anche stato attento a cercare di calibrare il tutto per avere un tiro sulla scotta " ragionevole "
Per dare due numeri :
la randa è poco più di 8 dm2
il servo è ( se non ricordo male ) da 4.5 kg cm
Per non impazzire troppo con compassi matite goniometri e calcolatrice, mi sono fatto un bel foglio excel apposta con anche output grafico abbastanza comprensibile.
Cioè inserendo i vari dati e l'angolo di rotazione del servo si vede che giro fanno le scotte e di quanto si è spostato il boma.
In allegato ci sono un pò di esempi .
f.
Ultima modifica di flavioyacht : 17 maggio 11 alle ore 14:54 |