Citazione:
Originalmente inviato da Ehstìkatzi Sciurpadròon che fine ha fatto ?
In bagno come l'altro giorno o a letto a smaltire le lasagne e i gratòon ( in italiano non saprei, in Parmigian-Reggiano, ciccioli - lardo di maiale con attaccato qualche minuscolo pezzettino di carne fatto friggere in olio e poi schiacciato in modo che l'olio.......rimanga dentro - una robetta leggera-leggera ) con cui si è strafogato ? |
NONEEE....
PREPARAZIONE
Per preparare i ciccioli frolli è necessario mettere in una grossa pentola gli scarti del maiale ottenuti dalla sua macellazione, i pezzi grassi e la testa, in pratica lo strato adiposo del maiale estratto e ripulito dalla cotenna, e farli cuocere a fuoco basso. Con questa procedura si favorisce lo scioglimento dei grassi della carne e questa cuoce nel proprio grasso finché questa non si riduce di dimensione fino a formare dei tocchetti di carne che tendono a venire a galla. La cottura deve durare alcune ore, in pratica fino a che il colore della carne tende al rosa-dorato. A questo punto si spegne il fuoco e si filtra il composto. In Emilia uno strumento casalingo per filtrare il grasso è il burazzo in altre parole uno strofinaccio di cotone. Il liquido filtrato non va buttato perché quando si raffredda, e di conseguenza, si indurisce si trasforma in un ottimo strutto. I ciccioli vanno invece messi in una pressa dove sotto sono state poste alcune foglie dalloro ed un po di sale. Più i ciccioli vengono pressati più diventano duri. Alla fine della pressatura, che serve a togliere un po di grasso, va aggiunto altro sale e vanno lasciati raffreddare. I ciccioli frolli sono ottimi consumati freschi, dopo poche ore la loro produzione. In commercio comunque sono reperibili in diversi formati, spesso in vaschette salva freschezza
Quasi quasi come la Cianciulli.
Ciao giobalde