mmmmmmmmh..!!! Andreaaaaaaaa.......
Non sono molto daccordo; è giustissimo quello che dici spitfire, quando consideri il funzionamento al massimo regime.
ma parlando di minimo e progressione......
Le fasature di lavaggio e scarico sono calcolate di progetto per il funzionamento al regime ottimale di utilizzo del motore.
Quando esso gira al minimo, le fasature (fisse) risultano TROPPO ampie, e la resa decade paurosamente: se prendi il motore a scarico libero, è impossibile registrare un minimo decente, ma solo alto e molto più ricco di carburazione.
Il fenomeno si attenua al salire dei giri, ma è presente fintanto che le fasature rientrano nel range ottimale di progetto.
A supporto di quanto sopra esposto, si ricordino i primi ST da RC che utilizzando lo scarico libero (che anni !!! ) impiegavano una farfalla parzializzatrice sullo scarico, collegata meccanicamente al carburatore. Solo una adeguata contropressione allo scarico consente un minimo stabile ed una progressione in apertura, corretta.
Altro esempio, le moto 125cc della metà anni 80, sfornate da Gilera e Cagiva, poi seguite da Aprilia, adottavano particolari valvole di scarico (APT, APTS, RAVE, ecc...) che consentivano di variare la fasatura di scarico, per non penalizzare la resa ai bassi regimi(coppia e ripresa), visto che le fasature di progetto erano studiate per dare il meglio e potenza di punta a regimi elevati.
In altre parole, un' adeguata contropressione allo scarico, consentirebbe di "simulare" una fasatura più stretta durante il funzionamento a basso regime; evita che tutta la carica fresca se ne parta diretta fuori dallo scarico, costringendo a carburazioni più ricche. Fenomeno visibile coi barilotti (espansioni piccole col tubo d'uscita molto aperto) che vede poi manifestarsi lo "scatarramento" nei passaggi intermedi, quando il maggior numero di giri, rende più efficaci le fasature, ma la carburazione è ancora troppo ricca.
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