Citazione:
Originalmente inviato da magu OK ora sappiamo come si costriscono le eliche, i materiali che si usano e che si flettono, lo "slittamento" e le velocità periferiche...e quì ò un dubbio; è stato scritto che un'elica di 6,5 pollici a 20 000 giri è a regime periferico quasi "supersonico", ma allora i motori 6,5 paylon che montano diametri maggiori e ruotano a 30 000 giri sbagiano tutto?
Mi affido a chi di voi à fatto esperienza pe chiedere; in alcune eliche il profilo del bordo di entrata avvicinandosi al nocciolo si nigrossa, se si assotiglia si hanno effetti negativi o positivi, o meglio come e dove può essere vantaggioso "lavorare" l'elica. |
Ciao Magu,
un'elica da 6,5 pollici di
diametro che gira a 20000 rpm ha una velocità tangenziale alle estremità di 173 m/s, quindi ben al di sotto della velocità del suono che è di 340 m/s, ovviamente trascurando la componente di avanzamento. Se vogliamo considerare un avanzamento di 360 km/h (parecchio!) arriviamo a 200 m/s, sempre ben al di sotto della velocità del suono. Un'elica da 8 pollici di diametro che gira a 26000 rpm (un valore realistico per un pylon) ha una velocità tangenziale alle estremità di 277 m/s da ferma e di 295 m/s a 360 km/h: sempre ben al di sotto della velocità del suono. Non me ne vogliano i più esperti se ho trascurato la variazione di velocità indotta dal profilo dell'elica e della variazione di densità dell'aria e conseguente variazione della velocità di propagazione del suono.
Ancora: il profilo che si ingrossa vicino al nocciolo è dovuto essenzialmente a questioni meccaniche (è il punto più sollecitato), inoltre la parte di elica vicina al nocciolo non rende al meglio (per questo è spesso è carenata dall'ogiva), quindi costa poco in termini di efficienza renderla robusta con un profilo "cicciotto".