Citazione:
Originalmente inviato da Marco m&m  Analizzando la cosa c'è da dire che i piloti "professionisti" (passatemi il termine improprio) che sono a disposizione nella categoria sono 7/8 e non di più. Questo fa capire che è assolutamente necessario "trascinare" nel movimento F6A un certo numero di aeromodellisti che per vari motivi non si avvicinano alle competizioni.... nemmeno quelle più "frendly" e poco impegnative come l'acroartistica.
Il primo problema è la scarsa propensione a mettersi in gioco da parte di molti. Da questo punto di vista l'F6A aiuta molto, visto che la caratteristica principale è di essere si, una competizione ma per sua natura anche e sopratutto una festa. Credo sia l'unica gara che è bella anche da organizzare e da vedere dal primo alll'ultimo lancio (sai che barba l'F3A pur apprezzandone la difficoltà).
Spero mi aiuterete a vivecizzare la categoria...  |
Per le moto ai miei tempi funzionò benissimo la formula
monomarca.
Si selezioneno le case modellistiche interessate, Si fa una gara d'appalto, e ci si fa fare un prezzo politico
scontato per i tesserati fai che intendono partecipare ( e si impegnano a farlo in cambio dell'accesso allo sconto) in cambio della pubblicità e del numero di modelli che si venderanno ( almeno due a pilota) la casa avrà un ritorno pubblicitario, idem per motori e altro.
I ragazzi spendono poco e si parte ad armi pari, vinca il migliore.
Magari organizzando gare regionali che qualifichino ad una finale nazionale, così a furia di gareggiare a basso costo vicino casa ci prendono gusto.
Just my 2 cents naturalmente.
