Discussione: Riviste aeromodellismo
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Vecchio 16 aprile 06, 00:20   #75 (permalink)  Top
Cesare de Robertis
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Originalmente inviato da Peppe46
La sagra della SOLA, la apro io.
Intanto un difetto comune al 99% dei trainer "pappafatta" è la giunzione delle semiali. Sempre proposta con la solita baionetta in legnaccio da inserire nella sede e incollare con 5 minuti e giù di lì.
Ebbene, sono sicuro che c'è chi dirà "a me è sempre andato bene" ma io ne ho visti almeno 5 al mio campo, chiudere le ali in volo. 2 li ho chiusi io personalmente e ti assicuro che non era per niente un volo acro ma una semplice "passeggiata" col doppio comando.
Ora, quelli destinati alla nostra scuola di volo, hanno RIGOROSAMENTE la fasciatura in fibra sulla giunta e non se n'è mai rotto uno... almeno non chiudendo le ali in volo...
Poi c'è il Palio (Scorpio), con i pannelli alari rialzati che andavano incollati di testa e nella giunta avevano la vena del legno nel senso della centina con l'ovvia conseguenza che alla prima richiamata un po più che dolce, saltavano via.
Sempre della Scorpio, qualcuno s'è fatto l'Aquila (altra sola) con dei piani di quota infilati su un paio di baionette in "spranghina" di ferro che si piegavano in volo e si induriva il comando del cabra al punto quasi di inchiodarsi.
Passiamo all'Aviomodelli: Cessna. fusoliera in ABS. Attacco dell'ala con una sola vite centrale su un ponticello sempre in ABS che saltava via in volo con relativo divorzio tra ala e fusoliera.
La prima "scatola" che ho comprato: Mini Cosmo di Bertolani, Balsa PESANTISSIMA (forse era quercia?). Un aeroplanino da 130 cm che non si riusciva a stare sotto i 3 kg! Me lo sono rifatto da solo, col disegno originale e andava 2 volte meglio.
Hunter della Olimpic: Stallava d'ala che era un piacere.
Playboy Olimpic: idem
P-51 Bettini: peggio ancora, anche se pare che sulle ultime versioni, sia stata adottata una megasvergola negativa che risolve il problema.
Tempo fa, circolava uno Spitfire sui 2 mt: involabile. Stalli d'ala a gògò.
Certo che un modellista smaliziato ed esperto, se individuare e risolvere i problemi ma se uno si limita a seguire le istruzioni (le rare volte che ci sono).. stai fresco!
Ora non me ne vengono in mente altri ma non ricordo di aver mai letto di questi difetti sulle recensioni.

Sotto a chi tocca!!
Sì, alcuni modelli della Scorpio sotto certi aspetti erano un po' carenti. Richedevano qualche aggiustamento intelligente, ma poi volavano (e volano bene) perché concettualmente sono modelli sani. Io ricordo ancora la baionetta in tondino d'acciaio da 6 mm dell'Hirundo. Non ricordo neppure quante volte l'ho riportato a terra con una trentina di gradi di diedro, ma ci ho imparato parecchio. Il MiniKosmo, invece, era un modello da masochisti. Forse un po' alleggerito volava meglio, ma aveva un'aluccia irrisoria. Ne ho visto parecchi stallare in velocità in virata e venire giù, ma non era un'interferenza. Il più delle volte il grido di battaglia era: RAAADIOOOO! Ma niente interferenza... solo uno stallo. Strano invece il tuo giudizio sull'Hunter, Peppe. E' stato il mio primo ala-bassa e lo ricordo ancora con nostalgia. Motorizzato con un ST 35 andò via al collaudo preciso e dritto senza dover toccare un trim. Docilissimo, prevedibile e mai cattivo. Me l'hanno tirato giù dopo un paio d'anni di onesta carriera accendendo una radio sulla mia frequenza. Ma si vede che è il destino degli Hunter, e qui apro una parentesi su quel che viene scritto dalle riviste. Alcuni anni fa ho pubblicato il test dell'Hunter della Robbe. Uno schizzetto con un 400 propulsivo che doveva imitare l'omonimo jet. Il modello aveva un solo difetto: era di polistirolo e si acciaccava subito. Per il resto (utilizzando i "taileroni" e lasciando inalterata l'ala) volava bene, era sufficientemente veloce, frullava che era una bellezza e con quell'aluccia ridicola planava benissimo. Dopo un po' smontai il 400 e ci misi un Velkom 2014/27 con una 5x5 e sette celle AR 1000! Era caricato come una bestia, ma filava come un missile e lo feci volare anche ad un meeting di elettrici a Castelfranco Emilia. Il motore faceva un casino d'inferno con quell'elica, cosa che contribuiva ad aumentare l'effetto. In planata andava, se possibile, meglio di prima. A patto di arrivare belli veloci veniva giù preciso come una sciaboletta. Gli avevo montato un gancio sotto al naso e mi divertivo a decollare da terra con la fionda e a fare due tonneaux quasi in verticale subito dopo il decollo approfittando dell'azione combinata di fionda e motore. Ne avrei dovuto parlare male? Per quale ragione? Chiuse indegnamente la sua attività volando come PSS al Catria. Un piccolo calo di condizioni e finì miseramente scartavetrato sul ghiaione. Eppure, ad un certo punto questo gommolo mi costò uno scontro abbastanza vivace su di un newsgroup con un tipo da spiaggia che nel suo sito ne aveva scritto peste e corna. Aveva forse ragione lui perché era libero e indipendente mentre io ero "condizionato" dal fatto di avere fra i miei inserzionisti la Robbe? Col cavolo! Avevo ragione io, ma dalle mie parti, in Toscana, si usa dire che la f.... in mano ai ragazzini è sciupata. Quello, per quanto di polistirolo e di aspetto giocattolesco, semplicemente non era un modello adatto a chi aveva un'esperienza moooolto limitata che lo portava a conclusioni del tutto improprie. Ergo: tutto è relativo e a volte, prima di dar aria ai bronchi bisognerebbe provvedere ad ossigenare il cervello.
Resto sempre in attesa della lista dei "cessi" attuali, ma forse Redento è partito per il week-end. Buona Paqquera a tutti!!!!!

Ultima modifica di Cesare de Robertis : 16 aprile 06 alle ore 00:30
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