Citazione:
Originalmente inviato da claudioD Ti faccio un esempio perché preferisco i fatti alle chiacchere. Con l'AC100 dove il peso é libero con un minimo di 2650g ma la velatura no perché fissata a 5500cm² e questo é il motore da non dimenticare.
Diciamo la mia fa 2850g e per la quale voglio un rapporto di radrizzamento col bulbo del 62% minimo e se posso del 65% ; quindi 2850 x 63% = 1767g che dedico al bulbo lasciandomi 1083g per costruire.
Se volessi 65% nel bulbo mi rimarrebero solamente 998g per costruire.
Togli l'armo, togli lelettronica che sono pesi quasi fissi, la deriva, il timone e i vari supporti, colle e vernici e chincaglieria varia, ti rimane poco per fare la rivoluzione dei pesi anche spendendo fortune.
quel poco che guadagni nella corsa ai pesi lo metti nel bulbo, ma non bisogna sperare in miracoli tali da perdonarti una virata di boa fatta male o uno scafo mal disegnato o delle vele fatte male.
Potresti aumentare il peso totale, ma la superficie velica sarà sempre quella e puoi anche fare più leggero, se ne sei capace, ed avrai una barca senza inerzia che ballerà sulle onde anche quelle piccole.
...
Ciao
ClaudioD
PS: quando dici :
...... hihihi |
Anche qui non sono daccordo perche` il motore non sono le vele, cioe` la superficie velica e basta.
Il motore, a parte nell'andatura in poppa/gran lasco e` dato dal rapporto tra le vele (superficie) e il momento raddrizzante inteso in maniera semplificata come peso totale moltiplicato per la distanza tra il baricentro statico e la linea di galleggiamento.
Senza usare parole complicate , quanto piu` e` basso il baricentro (cioe` pesante il bulbo in piombo e leggero l'armo) e tanto piu` momento raddrizzante avro` disponibile.
Quindi, per stare bassi con il baricentro, occorre un armo leggero, uno scafo piuma, e un bulbo piu` pesante possibile.
In ogni caso, a parita` scafo, di rapporto tra peso totale e superficie delle vele, un aumento del 10% del momento raddrizzante puo` dare fino a circa un 5-10% di potenza in piu` in bolina.
Credo, per quella che e` la mia esperienza, che in una AC100 (tra una costruzione leggera amatoriale e una leggera "seria") questa differenza possa arrivare a superare il 15% o piu`. Certo, se tutto il resto lascia a desiderare o se lo skipper va a spasso per il lago puo` anche essere una differenza trascurabile, ma a pari skipper, vele, etc pesa di sicuro...
Poi sui dimensionamenti e sul peso magari 3 o 3,2 Kg con 2100 - 2200 di bulbo potrebbe essere meglio per 55 dm2 di vele ma qui si entra in questioni filosofiche per cui sarebbe utile avere un quadro delle condizioni medie in cui si regata 9vedi quanto diceva Luca sopra).
Ad esempio con acqua piatta e poco vento, va probabilmente meglio un dislocamento di 2800, in condizioni ventose e acqua mossa probabilmente 3,2 e` vantaggioso. Naturalmente il peso base (tolto il solo bulbo) deve essere sempre sotto il Kg e il progetto ottimizzato per il dislocamento finale scelto: lunica differenza saranno i 400 grammi in piu` o in meno nel bulbo.
Questi sono sicuramente aspetti molto interessanti per il progetto e costruzione della classe AC100, ma, a mio parere, si guadagna solo in interesse e complessita` realizzativa e si perde molto di quella che e` la capacita` propedeutica di una classe quasi monotipo.
Lo abbiamo visto per anni nel nostro gruppo: finche` avevamo barche un po diverse tra loro chi andava meno dava sempre la colpa al peso, alla lunghezza, allimmersione alla forma delle vele e i progressi nella capacita` di mettere a punto la barca erano minimi... con le IOM o le 120 (quando le barche sono a posto) per lo piu` non ci sono scuse: quando stai dietro e` perche` hai regolato male qualcosa o la messa a punto e` out o hai sbagliato in acqua... la barca di solito centra poco e anche la gente impara poco alla volta a regolarla.... e l'effetto propedeutico e` stao raggiunto.
Quindi si dovrebbe collocare la AC100 tra le classi d'elite, ma per farla crescere serve uno "zoccolo duro" alla base ben compatto e motivato, altrimenti...
saluti