Come diceva quel tizio, "ad essere maligni si fa peccato ma talvolta ci si azzecca". Potrei ritirarmi in buon ordine ma siccome mi ritengo una
persona educata passo a replicare con la massima serenità. La mia vis polemica, com'è stata prontamente definita, se invece di suscitare
tutt'al più un sorriso provoca reazioni di questo tipo è chiaro che forse dà fuoco ad "antitermiche" code inzuppate di salnitro...
In ogni
caso smuove sentimenti ambivalenti.
Caro clayrega, in mezzo a diverse repliche sensate e costruttive sei la seconda persona che mi si rivolge in tono ambiguo. Senza offesa ti
faccio notare che non è cortese esordire così prima di accertarsi dell'effettiva malafede di chi hai davanti, e ti assicuro che non è il mio caso. Sono ben disposto, non prevenuto come traspare dal tuo messaggio. Chi ti "tireresti in casa"? Un aeromodellista part-time con modesta
esperienza, più pratica che teorica, tanta voglia di imparare cose nuove e che salta di gioia al solo pensiero di aver riavviato il motore dopo
anni di inattività. Per tua informazione, sono arrivato a concepire il mio «pensiero irriverente» non perché una mattina mi sia svegliato con la
luna di traverso ma dopo un paio d'anni trascorsi a frequentare negozi ed interrogare negozianti, leggere, riprendere in mano appunti e
diagrammi, iscrivermi a diversi forum, curiosare. In una parola, riprendere contatti con un ambiente che avevo lasciato a causa di altre
priorità.
La piatta constatazione che nella mia condizione di single monoreddito da lavoro impiegatizio di basso rango (il classico fannullone brunettiano, salvo che da noi si sgobba eccome), con anche una 'famiglia' di strumenti musicali da curare (corde, ance, materiale di
consumo, manutenzione ordinaria)
l'insana passione per il modellismo non dovrebbe neppure osare affacciarsi, visti gli oneri societari di cui occorre farsi carico per volare qualche giornata all'anno, mi manda in bestia. Oneri che tanti fiscalissimi modellisti considerano
imprescindibili al pari dei già elevati costi vivi del materiale. I cani sciolti a qualcuno danno fastidio...
Escludendo la necessaria assicurazione, ritengo più che giusto pagare una cifra onesta per calpestare un pezzo di prato rasato con in
dotazione tavoli di servizio e manica a vento per usufruire dello spazio aereo che lo sovrasta. È però delirante pagare un botto di soldi, ed ho
notato differenze di costo del 140% tra due campi di pari estensione (e pari attrattiva). Per carità non parliamo di piste asfaltate a Milano:
quel poco che ho visto fa pena, basta e avanza per desiderare di emigrare. Suonerò pure antipatico, ma avevo visto giusto quando poco fa
scrissi:
Citazione:
Originalmente inviato da Mastertone Magari il club è stato inaugurato in gran spolvero millemila anni fa e da allora sopravvive tra ruggine, sterpaglie ed inebriante profumo di scarichi glow [...] |
La sintesi non è il mio forte ma ci provo lo stesso. Sarebbe come chiedere ad un gruppetto di undici amici che apprezzano il calcio di farsi
carico della tassa d'iscrizione al CONI, di quella al club calcistico locale nonché dell'intero canone annuo d'affitto del campetto amatoriale
con annesso parcheggio, spogliatoi, docce e magari anche illuminazione notturna su cui si divertono ogni tanto senza scadenze fisse, solo
perché i gestiori del campo possono contare su un giro di frequentazioni assai ridotto. Mi risulta invece che strutture del genere pratichino
comode tariffe orarie di noleggio, mai esose, affinché sia garantito a chiunque lo desideri il diritto di sgambettare dietro al pallone. Non mi
risulta che nel nostro settore vigano simili abitudini...
Il pomeriggio della scorsa domenica sono andato a visitare un campo volo situato vicino a dove abito, in quel mentre popolato da sette o otto
persone. Dopo aver ammirato le evoluzioni di una manciata tra aeroplani ed elicotteri RC ho fatto conoscenza di alcuni piloti tutti rivelatisi
alla mano, simpatici, competenti e per nulla infastiditi dalle mille domande e dagli occhi sgranati dello sconosciuto che avevano davanti. Ne è
scaturita un'interessante chiacchierata, ci siamo scambiati informazioni e nostalgie come notizie e tecniche recenti. Dopo aver rotto il
ghiaccio ho chiesto informazioni sul campo, l'organizzazione, le necessità economiche e le quote associative nonché sentito le impressioni
sulla 'concorrenza', altri campi volo dell'hinterland cittadino e relativa frequentazione. Il mio interlocutore ha mostrato di comprendere le mie
istanze esponendo a sua volta i problemi correlati alla gestione del campo, tempo fa oggetto di un atto di vandalismo che ne ha danneggiato
la pista, la difficile convivenza con le strutture adiacenti e conseguenti beghe burocratiche ed ordinanze comunali, le ingenti spese per la
manutenzione e la ricerca di eventuali sponsor o finanziatori... Il proverbiale
culo così. La quota annua è abbordabile, mi ha però lasciato di sasso la notizia che ai nuovi iscritti viene praticata una maggiorazione del 100% a scopo cautelativo! Insomma un mettere le mani avanti per evitare defezioni premature, fenomeno già accaduto in passato. E qui mi sono dovuto arrendere alla giustificazione fornita, cosa che non ha però ridotto il mio stupore: un tizio si iscrive, versa la sua brava quota, fa qualche voletto e dopo un po' si fa uccel di bosco... Embè? I soldi li ha dati. Quel che irrita è che, siccome è sparito, non gli si potranno chiedere eventuali contributi volontari (è un iscritto fantasma per l'anno sociale in corso) e ovviamente neppure una mano per i lavori di manutenzione o per l'organizzazione di gare ed eventi. È così che loro si tutelano da chi si tirano in casa. La vecchia storia del cetriolo e dell'ortolano o, se preferisci, della maestra che punisce tutta la classe per colpa di Pierino. Siamo in Italia... Ancora ti stupisci che qualcuno abbia delle riserve, peraltro pronto a gettarle alle ortiche in cambio di una sana dimostrazione di solidarietà?
Ho preso appuntamento per il prossimo week-end, sarò ufficialmente ospite di un socio per il collaudo del mio nuovo modello. Per quanto
concerne l'eventuale iscrizione, la cifra è l'equivalente della mia disponibilità mensile per cibo e utenze domestiche, a patto di fare vita
monastica... Posso anche partire con le migliori intenzioni ma, dopo essermi già svenato per procurarmi un modello decente ed una radio
moderna, una notizia del genere mi sconcerta. Nonostante ciò per l'anno prossimo sarei disposto a prendere seriamente in considerazione l'iscrizione. Tirerò la cinghia: se davvero ne val la pena, si farà.
In amicizia.