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Vecchio 11 agosto 10, 20:45   #25 (permalink)  Top
frasca1
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Originalmente inviato da tarponauta Visualizza messaggio
Analogico o digitale: quale scegliere

Il modo in cui vengono gestiti i comandi del motore consente di classificare i servi in due grandi categorie: gli analogici e i digitali, i cui principi di funzionamento sono indicati nelle figure 3 e 4.

Nel caso di servo analogico il controllo è generato da un timer, attivato dagli impulsi di comando, che produce un impulso di controllo di durata proporzionale alla resistenza del potenziometro; il comparatore verifica se sono di durata uguale e nel caso comanda in un verso o nell’altro il motore. La frequenza dei comandi è scandita dalla frequenza degli impulsi provenienti dalla radio, inoltre piccole differenze tra comando e controllo verranno ignorate dall’isteresi del comparatore (zona morta necessaria a evitare oscillazioni). Per migliorare la risposta i servi digitali utilizzano un microprocessore che trasforma in numeri sia il comando che il controllo e provvede a gestire in continuazione il motore senza aspettare il comando dalla radio. La velocità di risposta è maggiore, la zona morta è quasi nulla e la coppia è molto più costante, in compenso l’assorbimento (non usarli con circuiti BEC o batterie alcaline!) e l’usura interna sono nettamente più alte... per non parlare del costo!

Quindi i servi digitali vanno usati solo dove strettamente necessario. Altri parametri importanti nella scelta di un servo sono la coppia, espressa in Kg/cm (tipicamente 3 kg/cm per i modelli medi e 1,5 kg/cm per i piccoli elettrici, ma ce n’è da 0,6 a 18 kg/cm), e la velocità di risposta espressa in tempo necessario per ruotare di 60° (tipicamente da 0,1 a 0,25 secondi escludendo I verricelli, molto più lenti).

Altri criteri di scelta importanti sono il peso e l’ingombro che sono ovviamente condizionati al tipo di modello che si intende gestire; di norma i piccoli modelli elettrici richiedono servi con coppie più basse ma di peso e dimensioni molto contenuti: spesso vengono i microservi vengono classificati proprio in grammi di peso.

Altro criterio di scelta è il tipo di riduttore, nel quale gli ingranaggi possono essere in nylon, o in composito di carbonio, o in alluminio variamente trattato, o in titanio ed anche la presenza di bronzine o cuscinetti. Ultimo e non meno importante criterio di scelta è quanto si vuole spendere. In alcuni servi digitali recenti è anche possibile effettuare programmazioni di funzionamento direttamente con tecnica IPD. In quasi tutti i modelli è possibile incrementare velocità e coppia alimentandoli a 6V (5 celle) invece che a 4,8V (4 celle).
Salve raga.... ho intenzione di comperare un servo digitale, leggendo sopra ho notato tra parentesi: NON USARE CON CIRCUITI BEC... io utilizzo proprio un SBEC per adattare i 7.4v della lipo ai 6v della ricevente, quindi secondo voi posso comperarlo o no... cosa succede se lo uso?
frasca1 non è collegato   Rispondi citando