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Vecchio 21 luglio 10, 12:04   #17 (permalink)  Top
luigifaberi
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Originalmente inviato da veleno30 Visualizza messaggio
Una curva a regime costante si ottiene con : telemetria oppure usando un contagiri manuale (con tecniche che sono gia ampiamente descritte), a "orecchio" basandosi sul rumore del rotore (con risultati empirici).

I kv non è che siano teorici, ma si riferiscono ad un valore rilevato senza carico.
QUALSIASI motore ha un calo di giri a parita di tensione con l'aumento del carico ( passo ), la differenza tra un motore potente o meno, può essere solo che il motore potente avrà regime sotto massimo sforzo e girerà fortissimo ( troppo) con poco passo, il motore scarso viceversa fa regime a medio passo e si siede al max del passo.
Parlando di motori rapportati all'elimodello, se poi vogliamo dire che un motore totalmente sovradimensionato per peso, dimensioni, ecc rispetto al rotore. Possa non avvertire il carico applicato in eventuale prova sul banco, non ne vedo l'utilità, qui si parla di elimodellismo non di ventilatori.
quoto sei sempre inciso e preciso.

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Originalmente inviato da egicar Visualizza messaggio
Dunque, se ho ben capito:

- Con la curva piatta, pur garantendo al motore una coppia costante, non c’è feedback sui giri del motore/rotore, che quindi possono cambiare in proporzione all’aumento dello sforzo al quale il motore è sottoposto (cambiamenti di passo). Il range di variazione dei giri dipende dal dimensionamento del sistema (potenza motore, rapporti di trasmissione, ecc.), ma non è sotto controllo elettronico.
- Con l’uso del governor (che comunque richiede che sulla radio sia impostata una curva piatta, che corrisponderà ad un certo n° di giri del motore, tale da garantire il n° di giri delle pale desiderato), entra in gioco il feedback sul numero di giri del motore stesso e l’ESC modula tensione e corrente di alimentazione (probabilmente con la parzializzazione di fase, ma non ne sono sicuro), al fine di mantenere costanti i giri, con tutto vantaggio per la risposta ai comandi di ciclico e di collettivo. Anche qui, però, il sistema deve essere correttamente dimensionato e l’ESC deve avere una buona funzione di governor. Il range di cambiamento di giri (perché comunque c’è un margine di tolleranza) è o dovrebbe essere più ristretto (dipende appunto dal dimensionamento del sistema di motorizzazione e dalla bontà del governor/ESC). Alcuni ESC (i CC, per esempio) hanno addirittura il controllo del guadagno del governor, che consiste nell’impostazione di un valore che aumenta o diminuisce la sensibilità del sistema di feedback, tale per cui si può ottenere, trovando il valore opportuno, un range di variazione dei giri del motore/rotore molto stretto.

Personalmente, su tutti i miei elicotterini ho impostato la funzione di governor e trovo che, rispetto al solo uso della curva del throttle, sia più “confortevole”. Poi, è una questione di gusti ….

Ultima considerazione:
L’ideale, utilizzando il governor, sarebbe di avere la curva piatta già da 0 throttle e utilizzare il soft start (che qui è indispensabile) e la funzione hold.
Per decollare, tolgo l’hold, il motore parte con il soft start, raggiunge i giri a regime, do passo e volo.
Per atterrare, gioco col passo fino a terra, inserisco l’hold quando lo stick del gas è a 0 e il rotore si ferma piano piano. Alcuni fanno delle piccole auto rotazioni in atterraggio, inserendo l’hold un po’ prima di toccare terra, ma con i miei elicotterini non mi fido.

Quoto come sempre spiegazioni ottime

Ciao Luigi
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