Citazione:
Originalmente inviato da Renato Privitera Alcune considerazioni : Il modello DUE era concepito secondo il principio del motoveleggiatore scuola : il modello di piu' facile pilotaggio secondo la disponibilita' economico/tecnologica del tempo.
Il modello era derivato da un veleggiatore da volo libero, intrinsecamente autostabile, al quale veniva aggiunta una pinna motorizzata a scoppio che aveva il solo scopo di portarlo in quota senza regolazione motore per poi planare a motore spento.Il volo quindi avveniva in due fasi distinte successive.
La planata era favorita dal profilo portante e questo permetteva un volo lento e solo "disturbato" dalla radio.La pinna alta col suo effetto picchiante sotto motore (anche se mitigato dall'incidenza positiva della trazione) impediva ogni eccessiva tendenza a cabrare.Con l'elettrico e la disponibilita' del comando motore queste due fasi non sono piu' distinte (da qui il consiglio di mettere il motore in punta) ed anche il volo puo' non essere sola salita/planata.
Con la configurazione attuale pero' rimangono gli effetti della trazione alta ( variazioni di assetto importanti sotto motore e no ed anche a diversi regimi ) che sarebbero insignificanti con la trazione in punta o meglio piu' in asse con l'ala) senza contare che a mio parere le prestazioni di planata, con l'incidenza alare cosi' ridotta richiederebbero un centraggio troppo arretrato per essere di pilotaggio agevole ad un principiante.
Se vuoi riprodurre il comportamento del DUE, e' importante riprodurne le caratteristiche di centraggio, piu che le linee.
Se no stai facendo un altro modello..
Senza dimenticare che il carico alare ( e quindi il peso della struttura ) ha una importanza determinante sulle caratteristiche e sulla facilita' di pilotaggio... |
Sono daccordissimo con te su tutti i fronti, mi sono espresso male, non intendevo fare una replica del Due, quello l' ho ancora in garage e ci sono talmente affezionato che GUAI a chi me lo tocca.
Ecco vi allego il progetto da cui derivava il DUE:
Il mio intento attuale è di fare un modelletto ispirato al caro vecchio Due o meglio, al concetto che hai espresso tu di modellino facile facile col motorino che ti porta in quota e poi via di veleggio riprendendo due concetti del Due, la facilità estrema di costruzione (alla fine sono 4 tavolette di balsa) e la docilità in volo, non a caso ho aggiunto l' idea degli alettoni che il Due purtroppo non aveva.
Il discorso del motore in pinna effettivamente è una mezza rogna per i motivi che hai menzionato e sono davvero curioso di vedere se e come si può comportare il mio "SIMIL DUE" in volo, ho come già detto, optato per la pinna perchè dovendo atterrare di pancia penso che l' elica e l' asse del motorino messi in punta siano esposti a troppi rischi per un principiante, quante volte capiterà, specie agli inizi, di fare un atterraggio bello pennellato sulla pancia? E quante volte capiterà invece di piantare il muso a 5 cm di profondità?
Ci ho meditato prima di partire col progetto, e sapevo bene che non sarebbe stato un vero DUE, sarebbe però diventato un modellino scuola per chi deve imparare da solo a costruire e a volare, anche per questo mi sto sbattendo a pensare ad un sistema per la baionetta che non metta in difficoltà chi è proprio a zero in campo aeromodellistico, perchè altrimenti avrei trovato soluzioni diverse sia per l' ala (che avrei fatta ricoprendo in depron da 3 invece che in balsa da 1mm, ma avrei dovuto ridurre le dimensioni delle dime di 6mm rendendole difficili da tagliare correttamente e da maneggiare per chi è alle prime armi con la costruzione), avrei usato altre tecniche anche per la fusoliera e per il motore, ma sempre rendendo la vita difficile a chi userà il progettino in futuro.