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Vecchio 15 luglio 10, 21:01   #21 (permalink)  Top
Renato Privitera
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Alcune considerazioni : Il modello DUE era concepito secondo il principio del motoveleggiatore scuola : il modello di piu' facile pilotaggio secondo la disponibilita' economico/tecnologica del tempo.
Il modello era derivato da un veleggiatore da volo libero, intrinsecamente autostabile, al quale veniva aggiunta una pinna motorizzata a scoppio che aveva il solo scopo di portarlo in quota senza regolazione motore per poi planare a motore spento.Il volo quindi avveniva in due fasi distinte successive.
La planata era favorita dal profilo portante e questo permetteva un volo lento e solo "disturbato" dalla radio.La pinna alta col suo effetto picchiante sotto motore (anche se mitigato dall'incidenza positiva della trazione) impediva ogni eccessiva tendenza a cabrare.Con l'elettrico e la disponibilita' del comando motore queste due fasi non sono piu' distinte (da qui il consiglio di mettere il motore in punta) ed anche il volo puo' non essere sola salita/planata.
Con la configurazione attuale pero' rimangono gli effetti della trazione alta ( variazioni di assetto importanti sotto motore e no ed anche a diversi regimi ) che sarebbero insignificanti con la trazione in punta o meglio piu' in asse con l'ala) senza contare che a mio parere le prestazioni di planata, con l'incidenza alare cosi' ridotta richiederebbero un centraggio troppo arretrato per essere di pilotaggio agevole ad un principiante.
Se vuoi riprodurre il comportamento del DUE, e' importante riprodurne le caratteristiche di centraggio, piu che le linee.
Se no stai facendo un altro modello..
Senza dimenticare che il carico alare ( e quindi il peso della struttura ) ha una importanza determinante sulle caratteristiche e sulla facilita' di pilotaggio...
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