Ho un filino di tempo libero in più degli ultimi due mesi, ho temporaneamente abbandonato l'Aiglon, ho stampato i piani, ho ripulito completamente il tavolo del laboratorio (complice una cena in giardino con gli amici, a proposito, fatemi pure gli auguri): arrivo anch'io.
Il soggetto che ho scelto è curioso, ma l'ho scelto perché il mio amico statico ha appena iniziato a farlo statico, e procederemo in parallelo.
Si tratta del DFW T28 "Floh" ("pulce"): un prototipo di biplano tedesco del 1915, nato con l'obiettivo della massima efficienza aerodinamica e quindi tutto carenato (praticamente l'opposto della Demoiselle
).
6,5 metri di apertura alare, raggiungeva i 180km/h, contro i 140 circa del Fokker EIII. I suoi progettisti ne decantavano le doti di visibilità verso avanti e sopra, sorvolando (è il caso di dirlo) sulla visibilità verso il basso, che, unita all'elevata velocità di atterraggio, non rendeva le cose facili. Le autorità militari non hanno accettato il progetto, che quindi è rimasto allo stato di prototipo (se non ho capito male ne sono stati costruiti due).
Non ho un progetto: parto dal trittico 1:48 che si trova nel
Windsock Mini Datafile che lo descrive, scalato a 1:7 (93cm AA). I colori (equiprobabili) sono bianco o grigetto o azzurrino.
L'aereo chiama per una costruzione mista: mi verrebbe da fare la fusoliera in depron e le ali in struttura, ma potrei optare per balsa ovunque. L'originale era coperto in compensato.