prima che qualche altro collega esponga i fatti, ecco la versione ufficiale:
ho schiantato molto rumorosamente il Vector a causa ovviamente, come sempre, di un'interferenza:
è iniziato tutto dal primo pomeriggio quando ho cominciato a provare alcuni frullini, poi avendo trovato le escursioni giuste, ho fermato tutti sul pendio, i presenti sono diligentemente atterrati per lasciarmi il cielo completamente sgombro, gli uccelli hanno smesso di cinguettare per non disturbarmi e anche gli asini di Margone tacevano;
salita in quota, affondata con richiamata, modello che va in verticale, tiro un frullino con entrata in vite piatta rovescia, discende roteando elegantemente per una 50ina di metri, lo raddrizzo in vite piatta diritta, scende sempre elegantemente per un'altra 20ina di metri, tolgo i comandi lo raddrizzo, perde alcuni metri di quota.. ma qui entra in campo l'interferenza e si schianta rumorosamente una 80ina di metri sotto il punto di lancio, scivolando poi lungo l'orrido.
Praticamente l'interferenza modello-occhi dovuta ad una pianta, e cervello-quota che mi ha fatto scendere troppo, quindi innesca quella cervello-pollici che tentano il recupero invano, mi riprendo alla fine del spatacrash con lo stick del cabra a fondo corsa e piegato verso di me per la forza applicata.
Neanche il tempo di appoggiare la radio e organizzare le ricerche che Ma_Pa era già a metà strada verso il sentiero di discesa armato di piccozza, imbrago, 70 metri di cordino da roccia, moschettoni, motosega, falcetto, elmetto con frontalino luminoso, antenna direzionale, GPS.... l'ho raggiunto e discesi con parecchie difficoltà superando uno stormo di api inferocite, rami, spine e arbusti degni di una foresta amazzonica, dopo aver decapitato un paio di serpenti che ci sbarravano il cammino abbiamo trovato il modello integro, appoggiato al suolo. Un losco energumeno sbucato dal nulla (probabilmente un bracconiere a caccia di orsi) ci fa ".. ooh. che fé chi sul mè?? me pesté gio l'erba??!..." Facendo finta di essere turisti per funghi ci siamo divincolati, raccolti i cocci del modello e altrettanto faticosamente tornati su.
I danni sono minimi rispetto al rumoraccio udito a diverse centinaia di metri, la cappottina completamente disintegrata, un pacco batterie scagliato all'esterno dell'abitacolo (probabilmente non aveva indossato la cintura di sicurezza) e non trovato dopo mezz'ora di ricerca, un paio di crepette in fusoliera, un ala sbeccata in estremità e un po' insaccata in radice, il bulbo aerodinamico antistallo distaccato.
Sono rimanso sorpreso dalla robustezza della fuso by Elio e soprattutto della resistenza dell'ala, ma non poteva essere altrimenti, visto che era stata costruita seguendo suggerimenti incorciati Marzocchi-Tarter-Andreis. Approposito di Andreis, devo ringraziarlo per la superbaionetta che mi aveva fornito (ti devo ancora una pizza) che non ha fatto una piega, era derivata stando a quello che mi aveva raccontato dai longheroni dei piani di coda dello Shuttle, recuperata di nascosto a Cape Canaveral durante un suo viaggio: è quella in acciaio multistrato forgiato, con inserti in titanio e carbonio elicoidale, con superficie in tungsteno riportato, diametro 12, peso 65 gr per una resistenza di oltre 24 ton/cm2.
Ah.. anche il servo del direzionale sgranato .....appunto è qui che mettevo il hs5485 ... attualmente il modello è in rianimazione, presumo sarà pronto per i primi di agosto, così da sostituire il Fox che distruggerò al Corno verso fine luglio... sgrtt.. sgratt....