Aggiungo due note sulla lubrificazione perchè ho letto delle inesattezze e mi rendo conto quindi che una piccola rpecisazione può aiutare.
La funzione del lubrificante è quella di EVITARE il contatto tra parti metalliche. A occhio, o ad un profano, appare che la fascia o il pistone stesso sia a contatto con la camicia.
Ebbene così non è, e non lo è nemmeno tra le sfere dei cuscinetti e le relative piste.
Il lubrificante crea un "meato" cioè un film di piccolissimo spessore (molecolare) che appunto si frappone tra le due parti metalliche in movimento relativo e ne evita quindi lo sfregamento meccanico.
Per fare un esempio, le grosse turbine per la generazione elettrica prima di essere avviate devono essere sollevate dai cuscinetti per mezzo di pompe di sollevamento (jack-up pumps) che altro non fanno se non far "galleggiare" l'albero all'interno dei cuscinetti.
Un lubrificante è tanto più performante quanto lo spessore del meato può essere ridotto senza rompersi in diverse condizioni di temperatura e sopportare carichi di pressione normale (perpendicolare) elevati.
Inoltre la temperatura esterna del motore è solo un indice della effettiva temperatura di funzionamento: 100 °C sul carter non hanno nulla a vedere coi 1200 °C sottotesta. Ovvio che in seguito ai cicli di compressione/scoppio e successiva espansione il carter assume un profilo termico "medio" dato che ha una massa e una certa inerzia termica.
A mio modesto avviso non c'è alcun bisogno di cambiare NULLA nella composizione della miscela quando si vola in estate.
Voi pensate che la Cool Power faccia 2 formulazioni diverse per chi vola in Norvegia e chi vola a Dubai???? Al massimo si ingrassa un po' lo spillo
Io con 40° all'ombra sto volando lo stesso (un volo solo alla volta perchè poi schiatti tu
, ma non il motore)
Saluti
Andrea