Citazione:
Originalmente inviato da Renato Privitera Piccola considerazione : una volta i motori erano quasi tutti "lappati" cioe' con pistone in ghisa e camicia in acciaio.A volte avevano una o piu' fasce sempre in ghisa.Per rodare questi motori di doveva procedere con cautela, a basso regime evitando di surriscaldarli, pena la distruzione dell'accoppiamento.
Ebbene, tutti i costruttori e tutti i modellisti, alla luce delle cose che leggo, dovevano essere dei completi imbecilli perche' non ce' una sola casa o nessun manuale che non avesse consigliato come miscela da rodaggio un minimo di 25% ma molto spesso anche il 30% e financo il 35% di OLIO di RICINO.
E a maggior ragione se le lavorazioni non erano precise come oggi si doveva evitare di scaldare il tutto.....ma come eravamo scemi....bastava non mettere proprio l'olio e cosi'..... |
Infatti, all'epoca, almeno i modellisti meno scemi, o diciamo più preparati, usavano smontare i motori appena usciti dalla scatola e procedere alla lappatura manuale degli accoppiamenti con pasta abrasiva finissima e/o dentifricio al fine di portare le tolleranze a livelli ottimali e per questo c'era bisogno di parecchia esperienza.
Anch'io utilizzavo questa acortezza...
Chi faceva gare, poi, oltre ai motori acquistava un certo stock di accoppiamenti e procedeva alla selezione degli accoppiamenti migliori facendo prove crociate fra camicia e pistone.
Comunque non si può fare paragoni tra allora e ora, le conoscenze erano diverse...
Saluti