Eccoci ad approfondire questa modifica che sembra veramente risolvere tutte quelle situazioni in cui il Solo PRO sembra andare fuori controllo pur tentando di recuperarlo con la trasmittente.
Ma non è il solo effetto ottenibile, leggete e capirete.
La modifica è semplice concettualmente, ma di taratura complicata.
Si tratta di inserire un pezzetto di molla di penna a sfera a scatto tra lo swashplate ed il collare di fermo, quello che ruota sul cuscinetto alto del telaio.
Di seguito potete osservare come si presenta la modifica.
Lo scopo è quello di offrire resistenza all'abbassamento del piatto rispetto alla sua posizione neutra.
Qui potete osservare meglio con l'albero smontato
La molla quindi, sosterrà lo swashplate e a seconda della forza impressa, funzione della sua lunghezza, dello spessore del filo d'acciaio e dell'inclinazione delle spire, avrà comportamenti diversi.
Ponendo il caso che la molla sia appena appoggiata, sfiorando i due componenti fra cui è posta, e quindi non eserciti alcuna forza in posizione esattamente neutra, avremo una flybar completamente sciolta e libera di muoversi come se la molla non ci fosse.
Questa situazione, probabilmente è la migliore possibile, per chi desidera lasciare le caratteristiche di volo invariate, ma facendo in modo aiutare lo swashplate a tornare in posizione normale ogni volta che gli stick tornano al centro.
Invece, lasciando la molla un po' più lunga, e quindi, esercitando una forza che tenda a sollevare lo swashplate anche a riposo, si noterà una certa resistenza nel far oscillare la flybar.
Ciò che si ottiene con questa taratura, è un più pronto ritorno del piatto ed una maggiore reattività ai comandi, ma tutto dipende da quanta forza si imprime alla molla.
Per capire meglio, se si usasse troppa forza, l'eli diventerebbe un ventilatore, mentre via via diminuendo, le capacità di recupero dai comandi impartiti si ripresenterebbero con più efficacia.
Se la molla comprime troppo, si potrà ancora avere l'elicottero comandabile, ma affetto da TBE in hovering.
L'effetto interessate di una leggera pressione della molla, è la tendenza a tardare il ritorno dopo aver impartito un comando.
Questo costringe ad una guida un po' più attiva ed aiuta il volato con continui cambi di direzione, situazione alla quale la flybar si oppone.
Stamattina, smontando l'eli per fare le foto e per misurare i componenti, mi sono accorto che ieri ho indovinato la lunghezza della molla per un caso assolutamente fortuito.
Infatti, cercando di crearne un'altra uguale, partendo da una più lunga di 0,8 mm, l'ho dovuta accorciare a più riprese.
Purtroppo in queste fasi, ho dovuto constatare l'assoluta scarsa qualità del fermo sull'albero che si rompe con una facilità disarmante.
Questo componente l'ho rotto sui miei due Solo PRO e sul Free Spirit.
Per fortuna avevo due fermi in alluminio della MicroHeli per l'mSR.
Con questo fermo, ho dovuto accorciare ancora di più la molla.
Credo di aver montato e smontato l'albero una mezza dozzina di volte.
Capirete quindi perché all'inizio del post ho affermato che la modifica è di difficile taratura.
Se volete cimentarvi, giusto per avere un minimo di riferimento, posto la foto della molla con le misure, affiancata ad una delle vitine di fermo dell'ingranaggio del Solo PRO.
Non fate caso al fatto che la molla non sembra avere le misure riportate, perché la foto è stata presa dopo l'ulteriore accorciamento resosi necessario col collarino MicroHeli.
Come ultima accortezza, usate un pezzetto di molla che comprenda una delle parti terminali (uno dei due lati) e mai un pezzo ricavato dalla parte centrale.
Occorre infatti, che sotto lo swashplate ci vada la parte terminale, quella piatta con le spire più vicine. Montandola a rovescio, si rischia che il filo d'acciaio della molla si infili tra l'albero e lo swashplate, bloccandolo.