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Vecchio 19 maggio 10, 16:56   #23 (permalink)  Top
claudio v
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Originalmente inviato da lakelake Visualizza messaggio
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Poi, ripeto, le mie sono considerazioni e proposte che valgono come il due di bastoni, anche se potrebbe essere uno spunto per far nascere una categoria nuova, chissà...
Far nascere una categoria nuova e` molto difficile perche` bisogna trovare qualcuno che apprezzi certe cose, desideri condividerle e abbia voglia di sbattersi un po’ per farle.
Se soi guarda la storia del modellismo, ci si rende conto che le varie specialita` sono nate in funzione delle disponibilità` tecnologiche dei loro tempi. All’inizio c’era solo il volo libero, poi e` arrivato il vincolato All’inizio c’era solo il volo libero, poi e` arrivato il vincolato per assecondare il desiderio di pilotare, chiaramente un aliante in vincolato non ha molto senso, per cui il volo avela li` non c’e` mai entrato.
Poi e` arrivato il radiocomando e si sono aperte possibilita` infinite per ogni tipo di aeromodello.
A mio parere,se il volo libero conserva sempre il suo fascino in quanto la messa a punto del modello e` basilare perche` compia la sua “missione” in modo autonomo, per quanto riguarda il vincolato mi sembra veramente anacronismo fasr evoluire attaccato a 2 cavetti un modello... pero`, de gustibus.

Pero` il volo libero e` da sempre legato al fattore “tecnologico” dei mezzi e della ricerca, centratura e mantenimento della termica. Tutte queste prerogative, nel loro “spirito”, sono le medesime del volo veleggiato RC.
Molto spesso i vololiberisti snobbano l’rc convinti che sia una cosa diversa e quando incominciano ad avvicinarsene sembra si siano dimenticati come si fa un modello che vola da solo arrabattandosi a pilotare in qualche modo "attrezzi" estremamente diversi da quelli che usano di solito.

A mio parere quello e` il sistema sbagliato di fare il passaggio e infatti molti si demoralizzano o fanno molta fatica a “convertirsi”.
Invece penso dovrebbero fare un passaggio graduale prendendo un VL, modificandolo e radiocomandando in modo attivo all’inizio le funzioni base (deriva e incidenze) e lasciando il settaggio delle funzioni all’elettronica della radio preprogrammando tutto a terra e mettendo a punto ogni dettaglio come se fosse un VL puro.

Anche nell’RC per ottenere le massime prestazioni e un pilotaggio facile e redditizio la messa a punto e` basilare. I volo libero hanno varie fasi di volo legate ad un timer, gli RC legate a un interruttore sulla radio. Ogni fase va messa a punto con cura meticolosa finche` passando da una all’altra il modello continui a volare senza interventi del pilota.
Invece delle vitine micrometriche ci sono i trim e le miscelazioni elettroniche, ma nulla cambia.

In ogni caso, se il problema e` il pilotaggio, per semplificarsi la vita basta fare dei modelli che volino da soli come i VL e che siano solo da “indirizzare”: una volta arrivati nella zona buona, bastera` passare alla fase “centra al termica e rimanici dentro”: ci pensera` il modello a salire mentre il suo pilota potra` stare a guardarlo tranquillo come se fosse un VL.

Quindi non c’e` nessun bisogno di inventare nuove categorie, si tratta solo di usare quelle che gia` esistono (l'Autonomy, ad esempio) trasferendo il know how tecnologico dei volo libero: credo che si potrebbero scoprire molte cose interessanti e, per i piu`, impensabili.
Saluti
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