Citazione:
Originalmente inviato da magu Da prove fatte sembra che il banco a correnti parassite possa essere soltanto di uso "comparativo" l'affidabilità viene compromessa dal variare dei valori in base al variare della temperatura del disco di alluminio durante il funzionamento. Le correnti parasite danno problemo a regino prossimi ai 30 000 rpm (anche se ciò non tocca i motori aerei). Sembra che i banchi più affidabili siano quelli frenati da motri brasles con braccio e cella di carico . |
Parlo per esperienza: i freni utilizzati nei banchi prova motori possono essere tanto passivi quanto attivi. I primi, generalmente, sono dei freni a correnti parassite; i secondi, invece, sono delle macchine elettriche (se brushed, dinamo od alternatori; se brushless, motori di questo tipo). I primi possono tornare utili nella rilevazione delle curve caratteristiche, per rilevazioni legate allo sviluppo motore e per fini affidabilistici. I secondi, in più, in fase di sviluppo motore possono permettere il trascinamento del motore o la realizzazione di una sequenza di transitori, anche violenti, per studiarne gli effetti sul propulsore. Come già detto, tutti possono essere utilizzati per la rilevazione delle prestazioni che, per evidenti motivi, devono essere effettuati per punti motore successivi. Questo comporta un grande stress per il motore, che deve permanere in un punto preciso di funzionamento per un tempo relativamente lungo, e per il freno, chiamato a dissipare una buona potenza termica. I freni, quindi, devono garantire nel tempo notevole stabilità funzionale e, quindi, devono essere mantenuti nelle ottimali condizioni operative (inclusa la temperatura) indipendentemente dal lavoro che sono chiamati a smaltire. Per questo motivo si evita di utilizzare il raffreddamento ad aria (incluso quello forzato) a favore di sistemi molto più efficienti (a liquido, per esempio). L'utilizzo di freni di buona qualità, quindi, non pone limiti di nessun tipo alla rilevazione delle prestazioni, purché si abbia identica cura nel mantenere il propulsore nelle ottimali condizioni di funzionamento.
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Gianluca "BaNdit400"